Il Giappone perde i contatti con l’unica sonda attiva attorno a Venere

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L'agenzia spaziale giapponese (JAXA) ha recentemente perso i contatti con la sua navicella spaziale Akatsuki, dedicata allo studio di Venere, che è in straordinario dal 2018. Cosa sta succedendo esattamente?

Una missione in pericolo

Akatsuki, che significa « alba » in giapponese, è stato lanciato nel 2010 con un budget di 300 milioni di dollari. Il suo obiettivo principale era esplorare e comprendere le condizioni atmosferiche e climatiche di Venere.

Sin dall’inizio tutto non è andato come previsto. Infatti, la sonda non è riuscita a entrare in orbita attorno a Venere durante il suo primo tentativo a causa di un guasto al motore principale. Tuttavia, la squadra della missione aveva dimostrato perseveranza e ingegnosità. Cinque anni dopo questo fallimento, nel 2015, l'Akatsuki riuscì finalmente a entrare in orbita attorno al pianeta, segnando un grande successo per JAXA.

Da allora, l'Akatsuki ha diretto preziosa ricerca scientifica, superando anche le aspettative iniziali della sua missione. Nel 2018 la missione è stata infatti estesa oltre i suoi obiettivi principali, dimostrando così la robustezza e la capacità di innovazione del team di missione.

Lo scorso aprile, purtroppo, l'agenzia spaziale giapponese finalmente perduto contatto con la sua macchina. Questa interruzione della comunicazione si è verificata dopo un'operazione critica che ha posto l'Akatsuki in modalità di controllo della stabilità a bassa quota per un lungo periodo di tempo. In altre parole, la sonda non riuscivano a mantenere un orientamento stabile, che è essenziale affinché la sua antenna rimanga puntata verso la Terra. Senza questa direzione precisa, Akatsuki non può inviare o ricevere segnalitagliando così tutti i collegamenti con le squadre di terra.

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Il team JAXA sta ora lavorando duramente per ripristinare la comunicazione con l'Organizzazione Alba esplorando diverse strategie e implementando tecniche innovative per cercare di riprendere il controllo della sonda. Per il momento, però, non è ancora noto se la missione potrà essere salvata.

Venere
Crediti: StockByM / iStock

Rinnovato interesse per Venere

Venere ha sempre affascinato gli scienziati. E per una buona ragione, pur essendo simile per dimensioni, non è in alcun modo simile al nostro pianeta in termini di clima. Venere ha infatti subito un intenso effetto serra che ha gradualmente trasformato questo mondo un tempo temperato. in un pianeta infernale. La sua traiettoria, diversa da quella della Terra, interroga quindi i ricercatori. Inoltre, recenti indagini di potenziali biomarcatori nella sua atmosfera hanno suscitato un rinnovato interesse per questo misterioso pianeta.

Di conseguenza, sono in preparazione diverse nuove missioni. La NASA, l'Agenzia spaziale europea, l'India e persino una missione privata stanno valutando la possibilità di inviare un veicolo spaziale su Venere nei prossimi anni. Queste missioni avranno lo scopo di continuare il lavoro dell'Organizzazione Alba nel tentativo di rispondere a domande cruciali sulla formazione, l'evoluzione e le condizioni attuali di Venere.



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