Il giapponese Inoue conserva i suoi titoli contro l’irlandese Doheny



Unico campione del mondo dei pesi supergallo (-55,338 kg), il giapponese Naoya Inoue (31 anni, 1,65 m, ora 28 vittorie, di cui 25 prima del limite, 0 sconfitte) ha mantenuto i suoi titoli WBA-WBC-WBO-IBF battendo gli irlandesi mancino TJ (Terence John) Doheny (37 anni, 1,66 m, 26 vittorie, di cui 20 prima dei playoff, ora 5 d.) per interruzione dell’arbitro, martedì all’Ariake Arena, nella baia di Tokyo.

Mentre Inoue attaccava, a circa venti secondi dall’inizio del settimo round, Doheny indietreggiò, portò il pugno destro dietro la schiena e iniziò a zoppicare. Immediatamente l’arbitro ungherese Bence Kovacs si è messo in mezzo e ha fermato una rissa che l’irlandese non era più in grado di continuare. Doheny si sedette sullo sgabello, visibilmente a disagio, come se avesse dolore alla spina dorsale.

Inoue ha accelerato nel sesto round

Contro Doheny, il primo round è stato davvero un round di osservazione, nessuno dei due sembrava pronto a impegnarsi, accontentandosi di sferrare i colpi con il braccio anteriore. Il secondo round è stato solo un po’ più movimentato, i pochi colpi potenti sono stati sferrati dal giapponese, mentre il suo sfidante non ha provato nulla.

Nella sesta manche il campione del mondo ha proseguito e ha superato l’irlandese, prima del curioso finale della settima tornata. Delle diciassette categorie di peso, Inoue, che ha vinto il suo ventitreesimo Campionato del Mondo, è l’unico a detenere tutte e quattro le cinture mondiali.

Dopo la vittoria di Inoue, il suo promotore americano Bob Arum ha annunciato che avrebbe dovuto affrontare il suo sfidante ufficiale IBF e WBO, l’australiano Sam Goodman (25 anni, 1,69 m, 19 vittorie, di cui 8 prima del lim., 0 d.) al fine anno in Giappone, prima di andare a boxare negli Stati Uniti.



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