La Vuelta partirà questo sabato 17 agosto da Lisbona, in Portogallo, che aveva già ospitato l’evento nel 1997. Conosciuto da otto mesi, il programma di questo Giro di Spagna 2024 offrirà una cronometro individuale sia all’inizio che all’arrivo della prova. Ecco il viaggio, passo dopo passo.
Sommaire
- 1 Tappa 1: Lisbona – Oeiras (12 km)
- 2 Tappa 2: Cascais – Ourém (194 km)
- 3 Tappa 3: Lousã – Castelo Branco (191 km)
- 4 Tappa 4: Plasencia-Pico Villuercas (170 km)
- 5 Tappa 5: Fontana del Maestro – Siviglia (177 km)
- 6 Tappa 6: Jerez de la Frontera-Yunquera (186 km)
- 7 Tappa 7: Archidona – Cordoba (180 km)
- 8 Fase 8: ubeda – Cazorla (159 km)
- 9 Tappa 9: Motril-Granada (178 km)
- 10 10a tappa: Ponteareas – Bayonne (160 km)
- 11 Tappa 11: Padron – Padron (166 km)
- 12 Tappa 12: Ourense-Manzaneda (137 km)
- 13 Tappa 13: Lugo – Puerto de Ancares (176 km)
- 14 Tappa 14: Villafranca del Bierzo – Villablino (200 km)
- 15 Tappa 15: Infiesto-Valgrande-Pajares (143 km)
- 16 Tappa 16: Luanco-Lagos de Covadonga (181 km)
- 17 Tappa 17: Arnuero-Santander (141 km)
- 18 Tappa 18: Vitoria-Gasteiz-Maeztu (179 km)
- 19 Tappa 19: Logroño – Alto de Moncalvillo (173 km)
- 20 Tappa 20: Villarcayo-Picon Blanco (172 km)
- 21 Tappa 21: Madrid – Madrid (25 km)
Tappa 1: Lisbona – Oeiras (12 km)
Vista la distanza non dobbiamo perdere un solo secondo. Per dare il via alla Vuelta, i corridori completeranno una cronometro di soli 12 chilometri dalla capitale portoghese Lisbona, arrivando nel sobborgo di Oeiras. I tempi rischiano di rivelarsi estremamente congestionati.
Tappa 2: Cascais – Ourém (194 km)
Rimaniamo in Portogallo per questa seconda tappa del Giro di Spagna, destinata a priori ai velocisti visto il profilo abbastanza piatto di questa corsa di 194 chilometri. Attenzione però alle due piccole difficoltà di quarta categoria, l’Alto do Lagoa Azul (9° km) e l’Alto de Batalha (175° km).
Tappa 3: Lousã – Castelo Branco (191 km)
Terza e ultima tappa in Portogallo, nella quale i velocisti hanno potuto esibirsi fino a metà percorso. Dovranno poi affrontare l’Alto de Teixeira, salita di seconda categoria al km 84, prima di poter ripartire a tutta velocità fino al traguardo di Castelo Branco.
Tappa 4: Plasencia-Pico Villuercas (170 km)
La quarta tappa della Vuelta, la prima in Spagna, permetterà agli scalatori di esprimersi. I corridori affronteranno una collina di categoria 2 dal 24° km (Puerto de Cabezabellosa), ma soprattutto la prima categoria 1 al 54° km, con la salita dell’Alto de Pimoal (1.195 km di dislivello). Dopo alcuni chilometri pianeggianti per prendere fiato, dal 123° km il percorso diventerà nuovamente in salita.
Tappa 5: Fontana del Maestro – Siviglia (177 km)
Ritorno alla calma dopo la prima tappa di montagna del giorno prima, con una corsa di 177 chilometri tra Fuente del Maestre e Siviglia. Nessuna grande difficoltà in programma e quasi 400 metri di dislivello negativo su tutta la tappa. Avviso ai velocisti.
Tappa 6: Jerez de la Frontera-Yunquera (186 km)
I pugili si strofineranno le mani. Con difficoltà relativamente brevi (10 km al massimo) e talvolta intense, come Puerto del Boyar al 73° km (categoria 1, 1.108 metri sul livello del mare), questa tappa di 186 chilometri tra Jerez de la Frontera e Yunquera sembra fatta apposta per questo tipologia di corridori. L’arrivo in salita dovrebbe determinare il vincitore tra i pugili.
Tappa 7: Archidona – Cordoba (180 km)
Il profilo di questa tappa di 180 chilometri tra Archidona e Cordoba avrebbe potuto essere adatto ai velocisti, ma l’Alto del 14% (difficoltà categoria 2), alla fine del percorso, dovrebbe rimescolare le carte. L’esito appare incerto.
Fase 8: ubeda – Cazorla (159 km)
Non la tappa più lunga, non le salite più difficili, i pugili potrebbero approfittarne per strappare la vittoria a Cazorla, 159 chilometri dopo la partenza da Ubeda.
Tappa 9: Motril-Granada (178 km)
Un profilo della nona tappa che consentirà ai ciclisti di costruire un crescendo prima delle montagne russe. In un fazzoletto si susseguiranno tre difficoltà di prima categoria: Puerto de El Purche (97esimo km, 1.476 metri slm), poi due volte l’Alto de Hazallanas (124esimo poi 156esimo km, 1.656 metri slm). L’arrivo sarà in discesa a Granada.
10a tappa: Ponteareas – Bayonne (160 km)
Rischiamo di vedere le cose molto più chiaramente dopo l’Alto de Fonfria, difficoltà che si presenterà quasi dall’inizio di questa decima tappa e la cui vetta sarà raggiunta al 27° km. Gli alpinisti fuggiti dopo questa lunga salita dovrebbero contendersi la vittoria di tappa, sapendo che l’Alto de Mougas, a 20 km dall’arrivo, potrebbe ancora sfiorare i concorrenti.
Tappa 11: Padron – Padron (166 km)
Un giro in Galizia per completare questa undicesima tappa, scandita da brevi difficoltà di categoria 2 e 3 distribuite su tutto il percorso. Gli avventurieri potrebbero forse sfruttare la parvenza di piattezza all’inizio per ampliare il divario.
Tappa 12: Ourense-Manzaneda (137 km)
Questa cosiddetta tappa di montagna potrebbe avvantaggiare i viaggiatori con lo zaino in spalla dato il basso chilometraggio (137), ma soprattutto il fatto che l’unica grande difficoltà, salire fino all’arrivo a Manzaneda (1.488 metri sul livello del mare), si presenterà molto tardi. Occasione da cogliere per la fuga.
Tappa 13: Lugo – Puerto de Ancares (176 km)
Non proprio lo stesso profilo del passaggio precedente, ma ci stiamo avvicinando. Ancora una volta i corridori arriveranno in vetta, Puerto de Ancares, a 1.699 metri sul livello del mare. Una difficoltà di prima categoria per completare una corsa di 176 chilometri che sarà allietata da alcuni saliscendi prima.
Tappa 14: Villafranca del Bierzo – Villablino (200 km)
I viaggiatori con lo zaino, anche qui, potranno approfittare di un falsopiano in partenza e di una breve difficoltà a Puerto de Cerredo (103° km) per padroneggiare la discesa e gestire l’ultima salita, alta ma lunga, quindi con una percentuale accessibile. Lì l’arrivo non sarà in vetta ma in discesa, a Villablino, 200 chilometri dopo la partenza data a Villafranca del Bierzo.
Tappa 15: Infiesto-Valgrande-Pajares (143 km)
Per affrontare questa terza ed ultima settimana di gare, i corridori dovranno godersi le colline. Due salite di categoria 1 in programma (per due volte l’Alto de la Colladiella), e una di categoria 3 (l’Alto de Santo Emiliano) prima di una lunghissima salita, di oltre 25 chilometri, per un arrivo in quota (1.847 metri) in Valgrande -Pajares.
Tappa 16: Luanco-Lagos de Covadonga (181 km)
Le salite non saranno facili in questa sedicesima tappa. Due difficoltà di categoria 1 (Mirador del Firo al 77° km e Collada Llomena al 125° km) scalderanno i concorrenti prima della salita che permetterà loro di raggiungere i laghi glaciali di Covadonga, a oltre 1.000 metri di altitudine.
Tappa 17: Arnuero-Santander (141 km)
La tappa inizierà lentamente per poi diventare un po’ piccante prima di metà percorso, con le salite dell’Alto de la Estranguada (55° km) e dell’Alto del Caracol (70° km). I corridori si impegneranno quindi lungo la discesa e poi in pianura fino al traguardo a Santander. Una piccola chance per i velocisti che hanno resistito sulle salite…
Tappa 18: Vitoria-Gasteiz-Maeztu (179 km)
Nel complesso non è stato un percorso molto in salita, ma le ripide colline potrebbero eliminare i velocisti per la vittoria di tappa. Una nuova chance per un avventuriero visto il piatto relativo alla partenza?
Tappa 19: Logroño – Alto de Moncalvillo (173 km)
Dalla partenza a Logroño fino al 94° km della terzultima tappa della Vuelta, i corridori faranno una lenta ma graduale salita verso Puerto de Pradilla. Una salita che non dovrebbe porre tanti problemi, a differenza dell’Alto de Moncalvillo, unico valico, al termine del quale verrà dato l’arrivo. Il vincitore dovrebbe emergere senza troppa suspense in questa difficoltà.
Tappa 20: Villarcayo-Picon Blanco (172 km)
La penultima tappa della Vuelta, prima della conclusione del giorno successivo, metterà a dura prova gli organismi per un probabile trionfo di uno scalatore. 4.000 metri di dislivello distribuiti sui 172 chilometri di corsa, sette difficoltà di cui tre classificate di categoria 1… compreso l’arrivo, in cima al Picon Blanco, a 1.500 metri di altitudine. Molte salite, anche discese… Sembra spettacolare.
Tappa 21: Madrid – Madrid (25 km)
Terminiamo la Vuelta come l’abbiamo iniziata: con una cronometro individuale. Nella capitale spagnola sarà comunque lunga il doppio di quella della prima tappa. Successivamente, questo Giro di Spagna 2024 finirà.
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