Il più antico riferimento conosciuto ad un’eclissi è molto lontano


Le eclissi solari sono tra gli eventi astronomici più spettacolari e misteriosi osservati fin dall’antichità. Recentemente, gli astronomi hanno persino identificato una menzione di un’eclissi solare totale nel Rig Veda, un antico testo indù, che potrebbe risalire a circa 6.000 anni fa. Questa scoperta evidenzia come i testi antichi possano arricchire la nostra comprensione dei fenomeni celesti storici.

Indizi celesti nascosti nel Rig Veda

IL Rig Veda è una raccolta di testi indù compilata intorno al 1500 a.C. aC, ma contenente storie molto più antiche. Questa raccolta di detti e inni, spesso simbolici e allegorici, si riferisce a vari eventi astronomici. Ad esempio, descrive l’equinozio di primavera che si verifica nella costellazione di Orione e successivamente nelle Pleiadi, indizi preziosi per gli astronomi moderni. Queste posizioni permettono di datare gli eventi rispettivamente descritti intorno al 4500 a.C. e 2230 a.C. Ciò dimostra che il Rig Veda contiene ricordi di eventi ben prima della sua scrittura.

Due astronomi, Mayank Vahia e Mitsuru Soma, hanno recentemente analizzato passaggi del Rig Veda che descrivono il sole come “trafitto” dall’oscurità e dalla tristezzadescrizioni che suggeriscono un’eclissi solare.

Questi passaggi non menzionano la storia di Rahu e Ketu, due figure della mitologia indù associate alle eclissi, indicando che queste descrizioni furono fatte prima della creazione di questi miti più recenti. Studiando questi indizi e utilizzando calcoli astronomici, Vahia e Soma hanno identificato due potenziali date per questa eclissi: il 22 ottobre 4202 a.C. e 19 ottobre 3811 a.C. A.D.

Eclissi del Rig-Veda
Manoscritto del Rig-Veda a Devanāgarī (inizio XIX secolo).
Autore sconosciuto/Wikipedia

Una scoperta che ridefinisce le prime osservazioni delle eclissi

Entrambe queste date sono ben precedenti ai più antichi riferimenti all’eclissi finora conosciuti. I precedenti detentori del record erano una tavoletta di argilla scoperta in Siria, che menzionava un’eclissi nel 1375 a.C. o 1223 a.C a.C., e una scultura rupestre in Irlanda risalente potenzialmente al 3340 a.C. dC La scoperta nel Rig Veda quindi ricresce di diversi millenni la nostra conoscenza delle prime osservazioni delle eclissi solari.

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L’interesse di questo ritrovamento va oltre la semplice cronologia: illustra come le antiche civiltà osservavano e interpretavano i fenomeni celesti. Queste osservazioni erano spesso inserite in storie mitologiche o simboliche ma, come dimostra questo studio, possono contenere anche dati astronomici precisi e preziosi. Passaggi del Rig Veda mostrano che le eclissi solari totali non erano solo eventi fondamentali, ma anche oggetto di attenta osservazione e documentazione molto prima dell’avvento dell’astronomia moderna.

In definitiva, questa ricerca evidenzia l’importanza di rivisitare e ricontestualizzare i testi antichi. Non sono solo reliquie culturali, ma anche documenti che, una volta decifrati, possono rivelare spunti sorprendenti sugli albori dell’osservazione astronomica.

I dettagli dello studio sono pubblicati in Rivista di storia e patrimonio astronomico.



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