Di questo passo, non vedremo di nuovo una vittoria della Polonia contro il Portogallo. Dall’ultimo, nel 2006, probabilmente non si era mai visto un divario così grande tra le due squadre. La squadra di Cristiano Ronaldo, appena scossa all’inizio della partita, è stata sovrana per più di un’ora, dominando a tal punto la sua avversaria che non avrebbe dovuto accontentarsi dei due gol di vantaggio alla fine della finale venti minuti.
All’intervallo, oltre allo straordinario gol d’apertura di Bernardo Silva (26°) e al secondo gol di Cristiano Ronaldo (il suo 906° in carriera) al termine di un recital individuale di Rafael Leao terminato con un palo sul palo (37°), la Seleçao aveva tutto sotto controllo. Ma non ha segnato questo terzo gol che avrebbe spento tutta la suspense. Ronaldo ha trovato la traversa (11°), Ruben Neves non ha raddrizzato la testa (13°), Bruno Fernandes ha trovato il portiere sulla sua traversa (14°), e infine la punizione lasciata da CR7 a Bruno Fernandes non ha trovato la porta (45° + 3). Se aggiungiamo questa azione di nuova scuola in cui il cinque volte Pallone d’Oro ha scelto di servire (male) Bruno Fernandes invece di colpire (54esimo) o questa nuova incursione di Rafael Leao compiuta sul portiere dal mancuniano (60esimo), ecco molto.
Il 4-3-3 di Roberto Martinez, con Bernardo Silva al centro della partita con Bruno Fernandes davanti a uno strepitoso Ruben Neves a fare da sentinella, ha soffocato la Polonia. Ma le uscite combinate di Ronaldo e Leao (64esimo), unite all’allenatore più aggressivo di Michal Probierz, hanno dato nuova vita alla Polonia, che ha cominciato a credere in un miracolo al 78esimo, quando Piotr Zielinski si è nascosto in superficie per ingannare un il febbrile Diogo Costa (1-2). Appena dieci minuti, durante i quali i locali finiscono per aprire troppo e cedono all’autogol di Jan Bednarek, che vuole tagliare un cross dell’infernale Nuno Mendes (1-3, 88esimo). C’è stato un mondiale tra Polonia e Portogallo, e c’è una differenza di sei punti in classifica dopo tre giornate, che ha permesso alla Seleçao di isolarsi in testa al proprio girone dopo tre successi.
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