Quasi dieci anni dopo l’avvio del procedimento nel cosiddetto caso del “pagamento sospetto di due milioni di franchi” (1,8 milioni di euro all’epoca) », che riguarda Michel Platini (69 anni) e Sepp Blatter (88 anni), assolti al termine di un processo di primo grado, l’8 luglio 2022, questo caso potrebbe finalmente vedere un epilogo tra sei mesi.
“L’udienza principale è prevista per il 3-6 e l’11-13 marzo 2025 (…) e si terrà presso il Centro di giustizia penale di Muttenz (a sud-est di Basilea) », ci ha informato lunedì l’amministrazione dei tribunali del cantone di Basilea Campagna. Con sentenza prevista per il 25 marzo, secondo le informazioni di Mondo e di La squadra.
Questo nuovo studio risulta dal dichiarazione di appello effettuato il 18 ottobre 2022 dalla Procura della Confederazione Svizzera (MPC, Procura della Repubblica), che porta l’accusa in questa interminabile saga giuridica e mediatica, legata allo scandalo FIFAgate. La FIFA (presieduta da Gianni Infantino), parte civile, si è unita a questo ricorso un mese dopo, dopo aver inizialmente annunciato che non avrebbe aderito.
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Un lavoro da “consigliere” di Platini a Blatter
I 2 milioni di franchi svizzeri in questione corrispondono a a pagamento apparentemente “ingiusto”. compiuto a Platini da Blatter, all’inizio del 2011, per l’attività di “consigliere” dei Lorraine, svolta tra il 1998 e il 2002. Questa vicenda aveva tarpato le ali a “Platoche”, ex dirigente della UEFA (2007-2015 ), nella sua corsa alla presidenza dell’organismo mondiale.
Perseguiti per “frode, gestione scorretta, abuso di fiducia e falsificazione di titoli”, Platini e Blatter erano stati assolti in primo grado davanti al Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona, mentre il MPC aveva chiesto una condanna a un anno e otto mesi con la condizionale. pena detentiva contro i due ex leader. Nel pronunciare la sentenza, il TPF ha ritenuto che non vi fosse frode “non accertato con una verosimiglianza prossima alla certezza”applicando il principio generale del diritto penale secondo il quale “il dubbio deve avvantaggiare l’accusato”.
Un “contratto orale” al centro della questione
Nella sua sentenza scritta e motivata, la TPF ha inoltre spiegato che veniva definita l’attività di “consigliere” di Michel Platini « sia con contratto scritto del 25 agosto 1999 sia – contrariamente a quanto oggetto dell’accusa – con accordo orale ». “Entrambi i 2 milioni di franchi svizzeri pagati a Platini (inizio 2011) che i contributi previdenziali versati a suo favore ammontavano a 229.126 franchi svizzeri erano dovuti dalla FIFAhanno proseguito i giudici svizzeri nelle loro conclusioni, affinché gli imputati non abbiano agito con intenzione di arricchimento illegittimo (…) e che la fattura firmata dagli imputati non sia falsa”.
Nella sua accusa, il procuratore federale Thomas Hildbrand ha ignorato questo aspetto tesi di “contratto orale” del 1998, avanzata dai due uomini. “Blatter e Platini hanno agito per motivi puramente egoistici e pecuniari”ha spiegato, durante il primo processo.
Ricusazione e Corte d’Appello Straordinaria
Se questo processo d’appello deve svolgersi a quasi tre anni di distanza lo si deve, in parte, ad un ulteriore ritardo dovuto ad un ulteriore aspetto procedurale: la richiesta di ricusazione dei giudici della Corte d’Appello di Bellinzona, effettuata alla fine del Ottobre 2022 e ottenuto a marzo ultimo, di Michel Platini. Oggetto della controversia: l’ex procuratore dell’MPC, Olivier Thormann, che nel 2015 avviò il procedimento penale contro Blatter, di cui cinque anni dopo Platini divenne finalmente “imputato”.
Allo stesso tempo, Thormann aveva riconquistato il posto di… presidente della Corte d’appello della TPF, a Bellinzona, dopo la sua partenza dalla Procura federale. E anche se il magistrato bernese – ha sentito come testimone durante il processo di primo grado – si era ritirato dal procedimento d’appello, Platini aveva chiesto la ricusazione dell’intera Corte d’Appello (giudici e cancellieri) del Tribunale penale federale. Ottenendo, quindi, la vittoria della causa.
Contattato, il TPF ce lo ha riferito brevemente “la procedura (…) è condotta dalla Corte d’appello straordinaria del Tribunale penale federale di Liestal (vicino a Basilea) ». È quindi questa Corte d’appello speciale che ha preso il sopravvento, in una forma particolare. Composto da tre giudici cantonali, è diretto da un magistrato di stanza nel cantone di Basilea Campagna, il che spiega la sede di questo nuovo processo a Muttenz.