Il razzo cinese manca per poco l’atterraggio


Domenica la startup spaziale cinese Deep Blue Aerospace ha condotto un volo di prova ad alta quota del suo razzo Nebula-1, segnando una nuova pietra miliare nella corsa all’innovazione spaziale della Cina. Questo tentativo aveva lo scopo di testare la capacità del veicolo di decollare, salire ad un’altitudine di 5 chilometri e quindi eseguire un atterraggio verticale controllato. Tuttavia, dopo una promettente prestazione durata due minuti e mezzo, il razzo ha riscontrato un problema tecnico prima dell’atterraggio che lo ha trasformato in una palla di fuoco.

Seguendo le orme di SpaceX

Aerospaziale blu profondoproprio come molte altre start-up cinesi come Linkspace, iSpace, Galactic Energy e Space Pioneer, cerca di emulare il successo di SpazioX sviluppando razzi riutilizzabili in grado di eseguire decolli e atterraggi verticali. Queste aziende cinesi utilizzano i principi e i passaggi sviluppati da SpaceX durante i suoi primi test con il prototipo Grasshopper, più di dieci anni fa, nel suo sito in Texas.

Tuttavia, Deep Blue Aerospace adotta un approccio diverso rispetto a SpaceX nel suo processo di sviluppo. Mentre SpaceX ha condotto i test di atterraggio verticale dopo che i suoi razzi Falcon 9 hanno iniziato a lanciare i satelliti in orbita, la startup cinese conduce i test prima dei lanci orbitali. Ciò dimostra la volontà di controllare fin dall’inizio il recupero dei primi stadi per garantire il rapido riutilizzo dei razzi.

Un tentativo ambizioso nonostante il fallimento

Per funzionare, Deep Blue Aerospace ha sviluppato un lanciatore chiamato Nebulosa-1i cui motori sono alimentati da cherosene e ossigeno liquido, combustibili simili a quelli utilizzati da SpaceX.

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Questa domenica la compagnia ha effettuato il primo volo di prova ad alta quota del suo razzo. È decollato come previsto, prima di raggiungere un’altitudine di 5 chilometri. Il lanciatore è poi tornato giù per tentare l’atterraggio che purtroppo non è riuscito.

Nonostante questo fallimento finale, l’azienda annuncio avere ha raggiunto dieci dei suoi undici obiettivi principali per questo tentativo, che costituisce un successo parziale per un volo di prova così complesso. Questi risultati consentono alla Deep Blue Aerospace di trarre preziose lezioni tecniche per i suoi prossimi test. Secondo la compagnia, già nel prossimo novembre è previsto un altro volo di prova ad alta quota. La start-up spera di perfezionare la tecnologia di atterraggio verticale di Nebula-1 prima di passare a test più ambiziosi.

Tuttavia, a causa dei problemi tecnici riscontrati durante quest’ultimo test, è improbabile che l’avvio tenti una volo di prova orbitale prima del 2025.

Un’azienda trasparente

Anche la trasparenza di Deep Blue Aerospace sorprende in senso positivo. Poche ore dopo l’incidente, la società ha pubblicato un dichiarazione dettagliataspiegando gli obiettivi del volo, le fasi riuscite e una prima analisi dei problemi riscontrati. A differenza di quanto osservato in passato nell’industria spaziale cinese, questo livello di comunicazione aperta non ha precedenti. La società ha anche pubblicato video e immagini di droni che mostrano lo spettacolare tentativo di atterraggio infuocato.

Deep Blue Aerospace si inserisce quindi in una nuova dinamica di comunicazione, ispirata alle aziende spaziali occidentali come SpaceX.



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