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Brahim Diaz, numeri e metri
Da quando ha registrato 21 azioni decisive in 2.066 minuti di gioco la scorsa stagione, il neo-internazionale marocchino (25 anni, 4 presenze) sogna un posto da titolare. Problema, nel corso della 3a giornata di Liga (1-1 al Las Palmas), l’esterno non ha convinto Carlo Ancelotti, che lo ha eliminato nell’intervallo. Niente che possa disturbare chi porta le sue malefatte a Valdebebas.
Ma come ritagliarsi un ruolo vero senza fare (troppo) rumore? In campo, appunto, perché il numero 21 ama correre a tutta velocità con il pallone. Dove la sua qualità tecnica permette molto spesso alla sua squadra di guadagnare metri preziosi, quando gli spazi si aprono. Come contro il Valladolid, alla 2ª giornata (3-0), con un gol e un assist firmati da Brahim Diaz… uscito dalla panchina.
Endrick, potenza ed efficienza
Tecnica, vivacità, creatività, eleganza… Quando un insider manda un giovane brasiliano in Europa, spesso le qualità accompagnano la voce. Nel caso di Endrick, 18 anni, gli scout del Real hanno percepito soprattutto una formidabile miscela di potenza ed efficienza. “A 13 anni ne aveva già 15 o 16”ci ha confidato uno dei suoi più cari amici per sottolineare la precocità dello sviluppo fisico del giocatore.
Oggi l’attaccante vanta ancora cosce larghe « allarmante » e la sua potenza nel dribbling che fa male nella Liga (3-0 al Valladolid, 25 agosto, terzo gol di Endrick). Perché anche quando arriva il momento di colpire, il brasiliano non è male: dall’inizio della sua carriera ha segnato più gol di quanti ne abbia generati attesi.
Arda Güler, il caviale lasciato ma non solo
Di recente, il Real ha dovuto fare i conti senza l’infortunato Jude Bellingham. L’opportunità per Arda Güler di guadagnare minuti e dirigere i calci piazzati. Lo staff del Real Madrid, che lo ha visto sferrare un corner perfetto sulla testa di Merih Demiral nell’ottavo turno degli Europei, sa quanto bene sia aggiustato il piede sinistro della pepita. Güler usa molto bene anche il piede destro, che gli permette di navigare bene tra le linee ma anche di scavalcare e poi crossare con questo piede “cattivo”.
Ancelotti, infine, apprezza la profusione di sforzi dell’ex Fenerbahçe. “Con lui è stata LA sfida, afferma Tahir Karapinar, coordinatore del settore giovanile del club turco. Così lo abbiamo fatto giocare come numero 6 tra i giovani. Ha pianto! Ma adesso gli piace pressare. » A 19 anni Güler offre già solide garanzie.
Modric, il veterano che assorbe la pressione
Mentre al Real manca già Toni Kroos, spetta al suo ex amico organizzare la partita quando sarà chiamato in causa. Quando entra, i palloni iniziano a convergere verso Luka Modric, 38 anni, che poi ha una missione: snellire l’animazione offensiva del Real Madrid. Con il suo mitico esterno destro, il leader fa spesso bene, soprattutto nei primi metri.
L’altro lato della medaglia? Questo a volte allontana il croato da aree in cui le sue capacità di passaggio potrebbero ferire ancora di più. Modric e i suoi partner devono continuare ad adattarsi alla partenza di Kroos. Dani Ceballos, l’altro potenziale facilitatore di gioco, spera che Ancelotti gli offra più tempo da giocare (70 minuti nella Liga finora).
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