Il Salisburgo travolge lo Sparta Praga in Champions League, il Bologna inefficace contro lo Shakhtior Donetsk



Con solo due giocatori sopra i 22 anni al calcio d’inizio, il Salisburgo ha pagato caro la propria inesperienza in campo allo Sparta Praga. Di fronte ai cechi che tornano in C1 dopo 19 anni, gli austriaci non sono mai esistiti e sono stati minati dai loro errori individuali (3-0). Dopo solo un minuto, Kaan Kairinen ha aperto la palla respingendo male un tiro di Janis Blaswich (1-0, 2°).

Il portiere ha quasi segnato subito il secondo gol, ma Lukas Haraslin non è riuscito a trasformare la sua ripartenza fallita (3°). Da tempo ci si chiedeva quando Praga riuscirebbe finalmente a trovare il break, dopo due grossi errori avversari (15°, 21°), senza riuscire a raddoppiare. È stato finalmente quando l’occasione sembrava meno ovvia concretizzarsi che Victor Olatunji ha punito gli errori avversari con un bel cross da posizione angolata (2-0, 42esimo).

Un punteggio logico, visti i numerosi errori tecnici degli austriaci. Avrebbe potuto essere anche più pesante se Praga fosse stata più cinica. Hanno comunque ucciso la poca suspense rimasta, allo scoccare dell’ora, quando Qazim Laci ha punito l’ennesima ripartenza fallita (3-0, 58esimo). Blaswich ha compensato il suo catastrofico inizio di partita evitando il 4-0 (76esimo, 78esimo). Il Salisburgo, campione austriaco del 2024, ha mostrato un volto molto preoccupante per il resto di questa fase di campionato.

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Il Bologna può nutrire rimpianti

A sessant’anni dall’ultima apparizione in Champions League, il Bologna credeva di essere preso di mira dalla freddezza ucraina. Fin dall’inizio, Stefan Posch ha agganciato Eguinaldo nella propria area ed è stato salvato da una parata di Lukasz Skorupski su rigore di Georgiy Sudakov (4°). Un buon promemoria dell’intensità richiesta a questo livello.

Gli italiani, dal canto loro, mancavano di realismo e si scontravano costantemente con un immenso Dmytro Ziznyk. Il portiere ucraino ha salvato soprattutto i suoi poco prima dell’intervallo, davanti a Santiago Castro (45°+7), poi al rientro dagli spogliatoi a distanza ravvicinata contro Giovanni Fabiann (51°). Scottato dalle sue segnalazioni, Chakhtior si è poi rannicchiato, una strategia che alla fine ha dato i suoi frutti per ottenere il punto del pareggio (0-0).



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