In Danimarca continua il più grande massacro di delfini


Menzionato già nel 1584 e tradizionalmente praticato dai Vichinghi, il “Grindadráp”, nome dato alla caccia ai delfini, è stato vietato nella stragrande maggioranza dei paesi del mondo, ad eccezione della Danimarca.

Grindadráp, una pratica sanguinaria che consiste nella cattura di centinaia di cetacei

IL MacinareO Uccisione in gabbia (letteralmente: “uccisione di cetacei”) si riferisce al caccia ai mammiferi marini tradizionalmente praticato dai Vichinghi a partire dal V secolo, e ancora in vigore nel isole Faroeil Danimarca. È anche l’unico paese in Europa a perpetuare, ogni anno, il massacro Di molti cetaceie soprattutto delfini.

Così, in nome della tradizione, ai Faroesi è permesso farlo uccidono centinaia di delfini ogni estate per un periodo di circa due mesiprincipalmente balene pilota noirma anche delfini dai fianchi bianchio anche grandi delfini. I cetacei vengono quindi attirati in una baia crudelmente messo a morte sulla spiaggiaqualunque sia il loro status (maschio, femmina, incinta o delfino).

Nonostante il legge danese chi lo autorizza, tale pratica viola tuttavia il convenzioni internazionali di Berna e Bonn relativo al protezione delle specie migratorie e il conservazione della fauna selvatica.

massacro di delfini uccisi in mare Grind Isole Faroe
Crediti: Kasper Solberg/iStock

Un bagno di sangue ingiustificato

Originariamente, il Uccisione in gabbia era abituato nutrire i villaggi danesi per diversi mesiil tutto permettendo ai giovani pescatori di mettere alla prova le proprie abilità. Il Grind all’epoca veniva praticato a remo: i cacciatori allora dovevano farlo circondano un branco di delfini o balene e condurli in una baia dove rimasero arenati in acque poco profonde. Gli abitanti del villaggio rimasti a terra si affrettarono a farlo trascinare i cetacei a riva utilizzando delle cordepoi li pugnalarono, avendo cura di spezzargli prima la spina dorsale.

READ  Scoperto in Italia un bacino idrico fossile di 6 milioni di anni fa

Oggi tale pratica appare del tutto ingiustificata, sia per le tecniche di cattura motorizzata* che per quelle qualità della carne di cetacei (pieno di sostanze inquinanti e tossiche, comprese alte concentrazioni di mercurio). Inoltre, dal 2008, la carne e il grasso dei cetacei non sono più considerati commestibili secondo la stessa agenzia sanitaria danese…

*I delfini vengono inseguiti da motoscafi molto veloci, dopo essere stati avvistati tramite cellulare, VHF o addirittura in elicottero.

Una caccia ai delfini da record

La maggior parte delle ONG ambientaliste è d’accordo su questo le cacce tradizionali sono giustificate solo se contribuiscono a nutrire le popolazioni indigene non beneficiano di alcuna altra fonte di sussistenza. In 2010il regista francese François-Xavier Pelletier dimostra, in uno dei suoi documentari, che il viande de dauphin issue du Grindraðráp non si consuma quasi più…

In 2021viene battuto un nuovo record con un totale di 1428 delfini uccisi in un giornoseguito dall’ulteriore massacro di decine di cetacei in meno di due settimane.

Già indebolito da prese accessori* e il inquinamento marinole popolazioni dei delfini devono continuare ad affrontare il problema pesca ricreativo

*Catture non corrispondenti a specie marine oggetto della pesca commerciale, in particolare quella a strascico.

Grind massacro delfini Danimarca Isole Faroe bagno di sangue
Crediti: Kasper Solberg/iStock



Source link

Laisser un commentaire

Votre adresse e-mail ne sera pas publiée. Les champs obligatoires sont indiqués avec *