In Francia, il 56% delle specie minacciate non sono protette

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Secondo un recente studio della IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura), in Francia più della metà delle specie minacciate, siano esse animali o vegetali, non sono protette.

In Francia, più di 1.600 specie minacciate non sono protette

Più di 1600 specie in via di estinzione (di cui 300 pollici pericolo critico) non sarebbe soggetto ad alcun ordine di protezione su tutto il territorio francese. Questi piante e animali in via di estinzione meno conosciuti al grande pubblico sarebbero tuttavia essenziali per la biodiversità. Tra loro specie di pesci marini, piccoli ragni, libellule o anche farfalle.

La protezione non sarebbe l’unica soluzione

La protezione di una specie, animale o vegetale, è suscettibile di ciò variare da regione a regione. Quindi, se il specie in pericolo quelli provenienti dalla Francia continentale spesso beneficiano di un decreto, quelli d’oltremare sarebbero più trascurati.

L’IUCN Francia quindi sostiene a uniformità degli ordini riguardante la tutela di un centinaio di nuove specie, incoraggiando al contempo la limitazione dell’inquinamento e dell’urbanizzazione, altre soluzioni per proteggere le piante e gli animali in via di estinzione in tutta la Francia:

La protezione non risolve tutto. La cosa principale è fermare l’inquinamento, la pesca eccessiva e lo sviluppo del territorio che distrugge gli habitat naturali.

Tutelare la biodiversità, una questione che si svolge su più scale

IL protezione delle specie animali e vegetali in via di estinzione richiede una combinazione di azione legislativa, conservazione pratica e consapevolezza pubblica. Ecco alcune delle possibili misure da adottare pretendono di proteggere la biodiversità in modo efficace e sostenibile:

  • Adozione di misure legislative : applicazione delle leggi per proteggere le specie minacciate e i loro habitat. Norme severe che regolano il commercio di specie a rischio di estinzione.
  • Creazione di riserve naturali e parchi nazionali : istituzione di aree protette dove le attività umane sono limitate. Creazione di corridoi che consentano lo spostamento delle specie tra diverse aree protette.
  • Programmi di riproduzione in cattività : istituzione di programmi di allevamento di specie in grave pericolo di estinzione con reintroduzione in natura.
  • Ripristino dell’habitat : riabilitazione degli habitat degradati per promuovere la biodiversità.
  • Controllo delle specie invasive : gestione delle specie invasive che minacciano le specie locali sensibili.
  • Conservazione ex situ : raccolte di semi e banche genetiche per piante; programmi di allevamento degli animali.
  • Consapevolezza pubblica : programmi educativi per sensibilizzare sull’importanza della conservazione e ridurre la domanda di prodotti provenienti da specie a rischio di estinzione.
  • Partecipazione della comunità : programmi di sviluppo sostenibile per offrire alternative economiche alle pratiche distruttive.
  • Utilizzo di mezzi scientifici e tecnologici : ricerca sulle specie minacciate e sui loro ecosistemi per informare sulle azioni di conservazione. Sorveglianza e monitoraggio delle popolazioni e degli habitat mediante tecnologie avanzate (GPS, droni, telecamere, ecc.).
  • Accordi internazionali : partecipazione ad accordi internazionali e collaborazioni transfrontaliere per proteggere le specie migratorie e gli habitat condivisi.
  • Finanziamenti e risorse : stanziamento di fondi per iniziative di conservazione tramite partenariati pubblico/privato, in stretta collaborazione con le ONG.
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Crediti: Sanddebeautheil/iStock



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