Nei quindici anni successivi alla sua inaugurazione, nel 2006, l’Emirates Stadium venne regolarmente ridicolizzato, oltremanica, per l’atmosfera spesso neutra che vi regnava, al punto da guadagnarsi un soprannome poco lusinghiero: «The Library » (“la biblioteca” ). Ma, negli ultimi anni, lo stadio dell’Arsenal è diventato uno dei più rumorosi del Regno, soprattutto durante i grandi eventi di Premier League o Champions League, grazie in particolare a Mikel Arteta. Perché il suo atteggiamento ogni tanto frenetico a bordo campo ha il dono di galvanizzare i tifosi dei Gunners, ma non solo. “ Dalla sua nomina (a dicembre 2019), Mikel chiedeva regolarmente il sostegno del pubblico prima delle partite importanti, cosa che i suoi predecessori non avevano mai osato fare », riferisce Raymond Herlihy.
È a capo di un gruppo di tifosi chiamati REDactions Gunners, incaricati di animare lo stand della North Bank, mentre all’altra estremità del recinto, a Clock End, una cinquantina di giovani furiosi, riuniti sotto il nome di Ashburton Army, sono continuamente ascoltato durante le partite con le loro canzoni e le percussioni. Anche l’ascesa di quest’ultima organizzazione, fondata nel 2019, ha giocato un ruolo essenziale nel risvegliare gli Emirati, così come la politica proattiva del club, apertamente sostenuta dal suo allenatore spagnolo.
Su iniziativa del nuovo inno trasmesso per due anni
« Per molto tempo abbiamo avuto l’età media degli abbonati più alta della Premier League, il che ha inevitabilmente avuto un impatto negativo sull’atmosfera negli Emiratidice Herlihy. Ma il club, a partire dal 2021, con il benestare di Mikel, ha intrapreso una serie di iniziative per attirare spettatori più giovani e motivati al posto degli abbonati più anziani, alcuni dei quali non volevano comunque tornare allo stadio dopo la pandemia di Covid e il deludente stagioni sportive. »
In questo senso, anche i recenti risultati ottenuti da Arteta (la sua squadra è arrivata seconda nelle ultime due stagioni di Premier League) hanno contribuito a generare fervore duraturo negli Emirati, così come la presenza all’interno della rosa di giocatori di talento formatisi nel club (con Bukayo Saka alla testa della carica) e l’adozione da parte dell’Arsenal di un nuovo inno, The Angel (North London Forever), composto da Louis Dunford, un folle amante dei Gunners. Questo toccante titolo viene trasmesso dal 2022 prima di ogni partita casalinga, su iniziativa… di Arteta. Uno dei suoi più grandi meriti, fin dal suo arrivo nel club londinese, è quello di essere riuscito a trasformare una “biblioteca” in un luogo di culto.