Indycar diventa ibrida alla gara di Mid-Ohio questo fine settimana

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Raramente un Campionato di questo livello ha vissuto una tale rivoluzione nel corso della stagione. Ma Indycar, dopo diversi rinvii, aveva deciso di lanciare i suoi motori ibridi nel corso di quest’anno 2024, dopo la gara di punta della 500 miglia di Indianapolis per assicurarsi di non pulire l’intonaco durante l’evento più importante dell’anno.

Il big bang elettrico è quindi per questo fine settimana sul circuito stradale del Mid-Ohio (domenica gara alle 19:45 ora francese) con 27 vetture in griglia, appena equipaggiate con un sistema per il quale sono coinvolte le due case motoristiche coinvolte, Chevrolet e Honda , ha collaborato.

Chevrolet, con Ilmor, si è occupata del sistema responsabile del recupero dell’energia generata in frenata per poi ridistribuirla alla trasmissione in fase di accelerazione. Honda ha lavorato sulla batteria formata da diversi supercondensatori, funzionanti a bassa tensione per evitare la maggior parte delle pesanti misure di sicurezza in vigore in Formula 1, endurance o WRC. Il sistema dovrà offrire una sessantina di cavalli in più anche se rischia di essere limitato nelle prime gare. In definitiva, consentirà al push-to-pass di offrire 120 cavalli di spinta (sempre con lo stesso principio del numero limitato di attivazioni e della durata totale) per consentire alle Indycar di avere poco più di 800 cavalli complessivi, una potenza mai vista per quasi 20 anni nella serie.

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Un sistema che lascia molta libertà al pilota

E anche se si contano quasi 50.000 km di test, resta il dubbio, almeno fino alla fine del fine settimana, se questa novità – con i possibili problemi di affidabilità – potrà incidere sul Campionato guidato da Alex Palou (Chip Ganassi, 285 punti) davanti a Will Power (Penske, 262) e al suo compagno di squadra Scott Dixon (253), sapendo che Power è l’unico motore Chevrolet nella top 5 al momento anche se la parità (5 Chevrolet, 5 Honda) è legittima i primi 10.

I team dovranno anche imparare ad utilizzare un sistema che lasci molta libertà al pilota che può a volte controllare la rigenerazione, in particolare con un paddle aggiunto al volante che consentirà di effettuare solo una rigenerazione parziale dell’energia, o lasciare che le cose vengano gestite automaticamente. E dalla settimana successiva bisognerà imparare a gestire l’ibrido in un contesto completamente diverso visto che il Campionato si sposterà su un ovale con due gare in Iowa (13 e 14 luglio).

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