Jean-Michel Aulas, sui soldi distribuiti alle sezioni femminili: « Spetta ovviamente a noi garantire che tutto ciò venga rispettato »



“Siete consapevoli delle disparità tra i club in termini di condizioni di allenamento?
Non posso dire di essere al corrente di tutto, ma abbiamo messo in piedi un sistema che permetterà ai club di essere riforniti in termini di risorse, poiché la Federazione farà degli sforzi, sta già facendo sforzi che non sono mai stati così grandi prima passato. Inoltre, abbiamo istituito un sistema di licenze, il che significa che il controllo sull'ottenimento di queste risorse sarà effettuato in modo sistematico e permanente dal DTN e dalla direzione medica. Gli strumenti che permettono di controllare e penalizzare chi non sta al gioco esistono.

Lo sforzo del FFF in cinque anni ammonterà tra i 50 ei 70 milioni di euro: come essere sicuri che questi soldi verranno completamente ridistribuiti alle sezioni femminili?
Hai ragione a farcelo notare, lo hanno detto anche a noi. Ci siamo strutturati in una lega interna alla Federazione ma autonoma nel suo funzionamento. E quando parlo di controllo del rispetto degli obblighi e delle sanzioni (possibile), includeremo ovviamente la riduzione delle somme in caso di club misti. Sta ovviamente a noi far sì che tutto questo venga rispettato. Per quanto mi riguarda farò in modo che gli sforzi fatti dalla Federazione vadano direttamente ai club, poi alle sezioni femminili, poi ai calciatori. E qui voglio parlare dell'evoluzione dell'accordo che stiamo firmando tra i sindacati dei datori di lavoro e dei giocatori.

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“Ci sarà un salario minimo superiore allo SMIC”

In alcuni club, infatti, i giocatori ricevono ancora meno di 1.000 euro al mese. Il futuro contratto collettivo metterà fine a questa situazione?
Assolutamente. Già ci sarà un numero minimo di 11 contratti professionali, che aumenteranno gradualmente fino a 16. L'idea è che tutti i giocatori della D1 Arkema siano professionisti. E, nell'accordo che stiamo finalizzando tra UNFP, Foot Unis e U2C2F, ci sarà un salario minimo superiore al salario minimo e tutta una serie di disposizioni specifiche per il calcio femminile: sostegno in gravidanza, sostegno con i figli piccoli.. E con Paul-Hervé (Douillard, direttore generale), ci siamo ispirati a quanto fatto nel rugby: parte del finanziamento delle prestazioni sociali presentate come gruzzolo per i ragazzi sarà finanziato dalla LFFP. L'idea è quella di garantire che i diritti d'immagine siano assegnati direttamente ai giocatori ma che una parte di essi permetta alla Lega di restituire una somma sotto forma di pensione integrativa che consenta, a fine carriera, di beneficiare di un certo numero di cose oltre al salario minimo.



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