Karl-Heinz Rummenigge ha un progetto per limitare il costante aumento delle spese dei club e prevede l’istituzione di un tetto salariale. “Era ora, l’aumento dei costi è pazzesco”preoccupa il presidente del consiglio di sorveglianza del Bayern Monaco in un’intervista pubblicata sulle colonne del Gazzetta Dello Sport.
“Il calcio ha bisogno di un tetto salariale. I costi stanno aumentando, il che è folle anche per i giocatori medi e i loro agenti. È il momento di agire»è convinto Rummenigge (68). È un progetto difeso da tanti anni dall’ex attaccante. Ha regolarmente denunciato ai media le somme che i club sono costretti a spendere per permettersi nuovi giocatori.
Come il “salary cap” americano
Un sistema particolarmente diffuso negli Stati Uniti, il « tetto salariale » è implementato in diversi campionati d’oltreoceano, inclusa la Major League Soccer (MLS). Ogni squadra (o franchigia) è obbligata a rispettare un tetto salariale, beneficiando al contempo del diritto di ingaggiare tre giocatori oltre lo stipendio massimo, come ad esempio Lionel Messi o Olivier Giroud.
- Adi Hütter, allenatore dell’AS Monaco “felice e orgoglioso” della vittoria contro il Barça - septembre 19, 2024
- « Abbiamo avuto un altro momento davvero debole », lamenta Luka Karabatic dopo l’affondamento del Paris-SG a Veszprem in Champions League - septembre 19, 2024
- Il Grenoble fatica contro il Dax nella quarta giornata della Pro D2 - septembre 19, 2024