Su questo percorso estenuante (154,1 km), reso ancora più difficile dalle condizioni meteorologiche, la scrematura è avvenuta molto presto, non appena i corridori sono entrati nel circuito finale, a quasi 120 km dal traguardo dove Kopecky, già, si era concessa accelerare per dimostrare ai suoi rivali che era forte. Ma anche la campionessa in carica non è stata imperiale, tutt’altro, e gli avversari l’hanno quasi intrappolata nell’ultimo giro, quando Longo Borghini e poi Vollering hanno fatto due accelerazioni che l’hanno fatta mollare a 15 chilometri dalla porta.
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