La concorrenza nel campo dei satelliti Internet in orbita terrestre bassa (LEO) sta per surriscaldarsi. La Cina sta infatti preparando il lancio dei suoi primi diciotto satelliti nell’ambito del suo ambizioso progetto volto a competere con la costellazione Starlink di Elon Musk. Questa implementazione segna un punto di svolta nella battaglia per fornire servizi Internet ad alta velocità accessibili a livello globale, un’area in cui SpaceX ha già assunto un ruolo di guida significativo.
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Il progetto Starlink: una rivoluzione in atto
Starlink, la costellazione di satelliti sviluppata da SpaceX, ha trasformato l’accesso a Internet in aree remote e scarsamente servite. Attualmente, più di 6 200 satelliti orbitano attorno alla Terra ad un’altitudine di circa 550 chilometri. Questa posizione nell’orbita terrestre bassa consente comunicazioni veloci ed efficienti, fornendo velocità di dati elevate che sono cruciali per applicazioni come streaming video, giochi online e comunicazioni in tempo reale.
Prima della nascita di Starlink, i servizi Internet via satellite si basavano principalmente su satelliti geostazionari che orbitano a circa 35.786 chilometri sopra la Terra. Sebbene questi satelliti possano coprire vaste aree, la loro elevata altitudine provoca tempi di trasmissione più lunghi, rendendoli meno adatti alle moderne esigenze di larghezza di banda elevata. In risposta, Starlink utilizza quindi un approccio più vicino alla Terra ridurre al minimo la latenza e migliorare la velocità di connessione.
La risposta della Cina: il progetto Mille Vele
L’ascesa della costellazione Starlink ha suscitato preoccupazioni in Cina sicurezza nazionale. Sono stati sollevati timori sul potenziale di Starlink di monitorare le attività militari e possibilmente interferire con le operazioni spaziali cinesi. Di conseguenza, gli scienziati cinesi hanno persino proposto l’idea di utilizzare laser montati sui sottomarini per contrastare i satelliti Starlink, sebbene questo approccio sia ancora in fase di ricerca.
Di fronte al crescente dominio di Starlink, la Cina lancia il progetto Costellazione delle Mille Vele, guidata dalla Shanghai Spacecom Satellite Technology, di proprietà statale. Questo progetto prevede il lancio di 108 satelliti quest’annocon l’obiettivo ambizioso di dispiegarne 15.000 entro il 2030. I primi diciotto satelliti saranno inviati dal Taiyuan Satellite Launch Center, situato nella provincia di Shanxi.
Questa rete globale dovrebbe consentire alla Cina di ridurre la sua dipendenza dalle infrastrutture terrestri e fornire anche un accesso veloce a Internet nelle regioni isolate. Inoltre, il progetto Mille Vele si inserisce in una strategia più ampia mirata rafforzare la presenza della Cina nello spazio e per affermare la propria autonomia tecnologica sulla scena mondiale. Sviluppando una costellazione di satelliti in concorrenza con quella di Starlink, il Paese cerca non solo di proteggere le proprie comunicazioni e stimolare la propria economia digitale, ma anche di affermare la propria influenza geopolitica nel settore spaziale, un settore cruciale per la tecnologia e le difese moderne.
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