La Cina potrebbe salvare il mondo dalla crisi della sabbia edilizia


Indispensabile nel settore edile, la sabbia è una risorsa sotto pressione, tanto che si profila una crisi globale. Tuttavia, la Cina e la sua sabbia artificiale potrebbero invertire la tendenza. Alcuni osservatori sono davvero sollevati nel constatare che ora almeno l’80% della sabbia utilizzata nelle costruzioni di questo paese è prodotta artificialmente.

Sabbia nel settore edile: i timori finalmente si sono dissipati?

Seconda risorsa naturale più utilizzata al mondo, la sabbia è particolarmente importante nel settore edile. Qui però viene utilizzata una sabbia molto particolare: quella da costruzione, una risorsa in tensione a tal punto che uno studio del 2017 si è interessato la sua possibile futura scomparsa. Va detto che l’umanità estrae più di 50 miliardi di tonnellate ogni anno.

Inoltre, con i suoi 1,4 miliardi di abitanti, la Cina continua la sua galoppante urbanizzazionein modo che il suo fabbisogno di sabbia aumenti gradualmente. Ora, questo è ovviamente motivo di preoccupazione. Tuttavia, uno studio pubblicato sulla rivista Natura Geoscienze Il 19 luglio 2024 dovrebbe dissipare questi timori. Secondo i ricercatori dell’Accademia cinese delle scienze, almeno l’80% della sabbia utilizzata nel paese infatti ora è prodotto artificialmente. Questo progresso sembra seguire gli avvertimenti lanciati nel 2019 dai rappresentanti del Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) riguardo alla disponibilità limitata di sabbia da costruzione.

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Crediti: kadmy / iStock

Evitare la crisi non è l’unico obiettivo

Questa sabbia artificiale cinese proviene da un processo di lavorazione che consiste nella frantumazione e setacciatura delle rocce o dei residui minerari. Si tratta quindi di a ottima alternativa alla sabbia da costruzione consueto, che consente così di preservare questa risorsa. Va però detto che la crisi cominciava ad emergere: dal 2010 il prezzo della sabbia è aumentato notevolmente a causa delle riserve sempre più ridotte. In Cina il cambiamento è stato sostenuto dal governo che lo ha introdotto norme più severe sull’estrazione. Le aziende si sono quindi indirizzate volontariamente verso l’utilizzo della sabbia artificiale.

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« Tra il 2010 e il 2020, la fornitura di sabbia naturale della Cina si è quasi dimezzata a causa delle rigide politiche sull’estrazione della sabbia naturale e sulla promozione della sabbia lavorata« possiamo leggere nello studio.

Oltre all’obiettivo di ridurre la tensione sulla risorsa stessa, la sabbia artificiale potrebbe anche svolgere un ruolo importante ruolo protettivo per l’ambiente. L’estrazione della sabbia naturale, infatti, pone diversi problemi come la scomparsa delle specie viventi, il deterioramento della qualità delle acque e soprattutto Erosione costiera più rapida. Sarebbe quindi più che benvenuto orchestrare una generalizzazione dell’uso di questa sabbia artificiale per fermare le estrazioni e i danni collaterali associati.



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