Sabato, nel tardo pomeriggio, alla Commanderie, Pablo Longoria ha ricevuto successivamente diversi giocatori e il loro entourage per discutere della loro situazione. Alla presenza di Alban Juster, condirettore generale, Fabrizio Ravanelli, consigliere istituzionale e sportivo, Giovanni Rossi, consigliere allenatore, e Aziz Mady Mogne, coordinatore sportivo, il presidente ha parlato con Jordan Veretout, Samuel Gigot, Azzedine Ounahi e i loro rappresentanti. Mehdi Benatia e Ali Zarrak, della direzione sportiva, non erano presenti.
I colloqui sono stati cortesi, a tratti decisi, con alcuni partecipanti che hanno denunciato le incresciose voci diffuse dal club sulla stampa e sui social network. La direzione ha voluto calmare un po’ il clima, temendo una rivolta collettiva da parte dei proprietari del loft, essendo stato fatto risalire questo spinoso argomento a Frank McCourt. I giocatori hanno capito il messaggio e non pensano di rientrare in gruppo, vogliono andarsene in un quadro che soddisfi tutte le parti. Ma come qualcuno ha sottolineato, l’ostacolo principale alla partenza è il contratto… concesso dall’OM in passato, che spaventa molti club interessanti in Europa.
Mbemba assente dalle discussioni
Prima ancora di parlare di un possibile riscatto, un club come il Bologna non può già pagare l’ingaggio al Marsiglia di un Samuel Gigot o di un Chancel Mbemba. Licenziato dopo un litigio con Zarrak, poi sanzionato con una trattenuta di 14 giorni sullo stipendio, il nazionale congolese non è stato incluso nelle trattative, per ovvi motivi legali.
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