Per poter continuare a competere ai Giochi Olimpici, la Federazione francese di pugilato sarà costretta a lasciare l’Associazione internazionale di pugilato (IBA, ex Associazione internazionale di pugilato amatoriale).
Accusando l’IBA, presieduta dal russo Umar Kremlev, di problemi di governance, il Comitato Olimpico Internazionale non riconosce più, dal 23 giugno 2023, questa federazione che gestisce la boxe dilettantistica mondiale. Durante i Giochi del 2020 (Tokyo) e del 2024 (Parigi), l’evento di boxe è stato organizzato dallo stesso CIO. Non volendo più occuparsene, il Comitato Olimpico Internazionale inserirà la boxe in programma solo per il 2028 (Los Angeles) se sarà necessaria una nuova federazione mondiale di boxe.
La World Boxing prenderà il sopravvento
Creata l’anno scorso, la World Boxing si ritiene pronta a subentrare all’IBA. La WB, a cui si sono già uniti paesi forti come gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, terrà i suoi primi Campionati del mondo nel settembre 2025 a Liverpool (Inghilterra). Se le sue competizioni avranno successo, la World Boxing dovrebbe essere riconosciuta dal CIO e consentire la rappresentanza dell’evento di boxe a Los Angeles.
Lo documenta una lettera inviata il 30 settembre a tutti i presidenti e segretari generali dei Comitati Olimpici Nazionali La squadra ha potuto consultare, il Comitato Olimpico Internazionale (lettera firmata da James Macleod, Direttore delle Relazioni NOC e della Solidarietà Olimpica), Kit McConnell, Direttore dello Sport, e Mariam Mahdavi, Direttore degli Affari Legali, ricorda che, dalla sua sessione del 23 giugno 2023, il suo riconoscimento da parte dell’IBA è “formalmente ritirato” e che questa decisione è «finale». Il ricorso dell’IBA è stato respinto dalla Corte Arbitrale dello Sport (CAS), mentre il Tribunale Federale Svizzero (paese in cui hanno sede il CIO e l’IBA) ha respinto una richiesta di ribaltamento della decisione del TAS.
Il CIO ricorda che se una federazione (in questo caso World Boxing) “credibile e ben organizzato” consente che la boxe abbia luogo nel 2028, “è già chiaro che qualsiasi pugile la cui federazione nazionale aderisce all’IBA non potrà partecipare ai Giochi Olimpici LA28”.
“O prendiamo nuove direzioni, o moriamo”
E, sempre nella lettera del 30 settembre, il CIO precisa ai Comitati Olimpici Nazionali che essi “non dovrà più affiliarsi alle federazioni nazionali di pugilato tuttora affiliate all’IBA, né intrattenere alcun rapporto istituzionale con quest’ultima”. In altre parole, per continuare ad essere riconosciuta dal Comitato Sportivo Olimpico Nazionale francese, la FFB dovrà uscire dall’IBA.
“Sarebbe catastrofico abbandonare il programma olimpico, risponde Dominique Nato, presidente della Federazione francese di pugilato. Oggi il messaggio è chiaro e tutti dovranno assumersi la responsabilità. Questo sarà discusso a breve con il nostro comitato direttivo. Il CIO ha bloccato tutto. Quindi o prendiamo nuove direzioni o moriamo. Quello che abbiamo vissuto quest’estate a Parigi è stato eccezionale. Il sogno di tutti i giovani che iniziano a praticare la boxe è quello di competere ai Giochi. È impensabile andarsene. »
Il comitato direttivo della FFB, la cui data sarà comunicata prossimamente, voterà quindi per l’uscita dall’IBA.
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