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Il Comitato Direttivo della Federazione Francese di Pugilato ha rinviato la decisione se interrompere o meno l’affiliazione con l’Associazione Internazionale di Pugilato (IBA, ex Association Internationale de Boxe Amateur), come richiesto dal Comitato Olimpico Internazionale.
Riunendosi venerdì presso la sede della FFB, a Pantin (Seine-Saint-Denis), il comitato direttivo ha ritenuto, in un comunicato stampa, che fosse preferibile “Non prendere subito una decisione definitiva. La posizione che adotteremo si basa su consultazioni approfondite con i nostri partner: il Comitato Nazionale Olimpico e Sportivo Francese (CNOSF), il Ministero dello Sport, della Gioventù e della Vita Comunitaria, i club e gli atleti. Queste discussioni permetteranno di valutare le conseguenze della nostra decisione e di costruire una posizione comune, in linea con il nostro desiderio di preservare il futuro olimpico della boxe in Francia. »
Il CIO vuole un altro rappresentante della federazione internazionale di boxe
In una lettera del 30 settembre, il CIO ha informato i comitati olimpici nazionali che solo le federazioni nazionali di pugilato che hanno cessato ogni rapporto con l’IBA, che il CIO accusa di problemi di governance, potranno competere per le qualificazioni olimpiche per il 2028.
Sempre nella lettera del 30 settembre, il CIO precisa ai Comitati Olimpici Nazionali che essi “Non dovrà più affiliarsi alle federazioni nazionali di pugilato ancora affiliate all’IBA, né intrattenere alcun rapporto istituzionale con quest’ultima. »
Il Comitato Direttivo della FFB ritiene quindi, non senza ragione, la necessità di attendere l’esito degli eventi. Non è possibile chiedere alle federazioni nazionali di interrompere tutti i rapporti con l’IBA (organizzatore di tutte le competizioni amatoriali continentali e mondiali) prima di avere la garanzia che la World Boxing sarà riconosciuta dal CIO e organizzerà le gare di boxe a Los Angeles.
Da parte sua, l’IBA, presieduta dal russo Umar Kremlev, ha chiesto alle federazioni nazionali di contattarla, per avviare un’azione legale contro il CIO. La Federazione Internazionale di Pugilato ritiene che il Comitato Olimpico non dovrebbe interferire nei loro affari.
Da anni l’IBA è nel mirino del CIO per la sua mancanza di governance e per i sospetti di corruzione. Il giornale britannico Il Guardiano aveva rivelato partite truccate durante le Olimpiadi del 2016. Presidente dell’IBA dal dicembre 2020, Umar Kremlev è vicino al presidente russo Vladimir Putin, l’IBA beneficia del grande impegno finanziario di Gazprom.
Durante le Olimpiadi di Parigi, le tensioni si erano ulteriormente esacerbate tra CIO e IBA a causa delle accuse lanciate dall’IBA contro due pugili, l’algerina Imane Khelif e la taiwanese Yu Tin Ling, che sostenevano di non poter competere nella boxe femminile perché presentavano un cariotipo – fotografia di tutti i cromosomi di un individuo -tipo maschile.
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