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(E. Garnier/L'Equipe)
Vincitore lo scorso anno, Mathieu Van der Poel indossava il pettorale numero 1, oltre alla maglia iridata di campione del mondo.
(E. Garnier/L'Equipe)
Gruppo ancora al completo nella prima ora di gara. Quest'anno, su un percorso di 259,7 km erano al via 175 corridori.
(GARNIER ETIENNE/La squadra)
Christophe Laporte è decisamente sfortunato. Malato e poi operato al perineo nelle scorse settimane, il francese, campione d'Europa, ha riportato una foratura a 162 chilometri dall'arrivo. Non è più riuscito a restare in partita e ha concluso 25° in 6'28''.
(JB Autissier/La squadra)
Fin dai primi settori acciottolati, la squadra belga Alpecin-Deceuninck ha preso il comando della corsa, circondando il suo leader Mathieu Van der Poel.
(E. Garnier/La squadra)
Diversi passaggi sul selciato erano resi complicati dal fango.
(JB Autissier/L’Equipe)
Rallentati da una chicane, i corridori sono arrivati più lenti degli altri anni alla Trouée d'Arenberg anche se Mads Pedersen ha dettato il ritmo in testa alla corsa e ha fatto saltare in aria molti corridori.
(B. Papon/L’Equipe)
A suo agio sul pavé di Arenberg, Mathieu Van der Poel ha effettuato una grande accelerazione, che nessuno è riuscito a seguire. Solo Mads Pedersen, Jasper Philipsen e Mick van Dijke (dietro di lui) sono riusciti a limitare i distacchi.
(E. Garnier/L'Equipe)
Jasper Philipsen ha subito una foratura all'uscita dell'Arenberg Gap ma ha ritrovato velocemente il gruppo di testa.
(E. Garnier/La squadra)
Breve momento di esitazione nella gara, durante la quale diversi corridori (Gianni Vermeersch, Stefan Küng e Nils Politt) hanno preso il comando mentre Van der Poel aspettava Philipsen.
(B. Papon/L’Equipe)
Gli uomini davanti finalmente hanno preso piede, Van der Poel ha accelerato di nuovo, a 59 chilometri dal traguardo. Non è stato più visto fino all'arrivo.
(B. Papon/La squadra)
Solo le moto sono riuscite a inseguire il campione del mondo in carica che non si è più fatto riprendere ed ha aumentato costantemente il suo vantaggio sugli inseguitori.
(B. Papon/L’Equipe)
Solo al mondo. Quando è arrivato al velodromo di Roubaix, Van der Poel aveva 3 minuti di vantaggio sui suoi inseguitori Jasper Philipsen, Nils Politt e Mads Pedersen. Un gap che la dice lunga sul dominio dell'olandese in questa stagione.
(E. Garnier/La squadra)
L'unica suspense risiedeva quindi nella corsa per il podio. Nello sprint Jasper Philipsen (a destra) ha conquistato il 2° posto, come nel 2023, davanti a Mads Pedersen (sullo sfondo) e Nils Politt (a sinistra).
(E. Garnier/La squadra)
La gioia degli Alpecin. La squadra belga Alpecin-Deceuninck ha vinto i primi tre Monumenti della stagione, dopo che Jasper Philipsen aveva vinto la Milano-Sanremo a marzo e Mathieu Van der Poel aveva trionfato al Giro delle Fiandre una settimana fa.
(JB Autissier/L’Equipe)
Seconda pietra sollevata dal campione del mondo 2023, dopo quella conquistata lo scorso anno.
(E. Garnier/L'Equipe)
Sceso dal podio, Mathieu Van der Poel ha lasciato il pullman della sua squadra per dirigersi alle tradizionali docce al velodromo di Roubaix.
pubblicato il 7 aprile 2024 alle 19:42
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