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La Premier League ha avviato una piccola rivoluzione. Questo lunedì, 14 club su 20 hanno raggiunto un accordo di principio per rivedere il sistema economico del Campionato a partire dall'estate 2025. Il voto sarà ratificato a giugno. Hanno votato contro Manchester United, Manchester City e Aston Villa. Il Chelsea si è astenuto.
Le regole del profitto e della sostenibilità (PSR), l'equivalente del fair play finanziario in Inghilterra, verranno quindi abolite perché la Premier League teme sempre più di vedere i club abbassare gli stipendi per restare all'interno del PSR.
Il nuovo sistema si baserà in particolare su quello che viene chiamato “ancoraggio”: le spese di ciascun club saranno direttamente collegate a quelle delle squadre di classifica inferiore. I diritti televisivi ricevuti dalla squadra peggiore forniranno un indicatore dell'importo massimo che la squadra migliore potrà spendere per la propria squadra (stipendi, importi di trasferimento e bonus agenti inclusi), tenendo conto di un moltiplicatore ben specifico al fine di garantire un'equità sportiva ( 4,5 volte l'importo dei diritti televisivi ricevuti dai più piccoli, ovvero 545 milioni di euro per esempio in questa stagione).
Beneficiando di entrate esterne molto importanti, i club che gareggeranno nelle competizioni europee saranno più limitati rispetto a quelli che non si sono qualificati, sempre per ridurre le differenze di livello all'interno del Campionato. Questa estate sarà quindi l’ultima finestra di mercato estiva illimitata per i club della Premier League. Si prevede quindi che le spese saranno molto elevate.
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