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Con sede a Hong Kong, un famoso microbiologo ha recentemente pubblicato la sua autobiografia. L’esperto, che ha avuto un ruolo importante durante la crisi della Sars nel 2003, ha parlato della prossima pandemia globale che dovrebbe essere più dura di quella appena vissuta, il Covid-19. Per questo chiede oggi un’azione internazionale urgente.
Una nuova inevitabile pandemia dopo il Covid-19
Ufficialmente, la causa del virus SARS-CoV-2 la pandemia di Covid-19 ucciso circa sette milioni di persone in tutto il mondo. Oggi il virus è ancora presente e continua a circolare. Infatti, provoca la perdita di quasi 1.700 vite a settimana. Tuttavia, se l’epidemia è ancora una cosa del passato, molti scienziati sono preoccupati l’imminente comparsa di virus più virulenti ancora una volta, se lo è virus zoonoticivirus a RNA o addirittura incidenti di laboratorio.
Tra questi scienziati troviamo Yuen Kwok-yung, microbiologo, medico e chirurgo di Hong Kong. Questo prolifico ricercatore, all’origine di circa 800 articoli relativi ai nuovi microbi o alle malattie infettive emergenti, ha svolto soprattutto un ruolo molto importante durante la crisi della SARS nel 2003 poiché il suo lavoro ha permesso di isolare il virus.
Il 2 luglio 2024, Yuen Kwok-yung ha pubblicato la sua autobiografia La mia vita in medicina – Un viaggio a Hong Kong. In questo lavoro, il ricercatore spiega che a nuova pandemia è inevitabile e che sarà molto più grave di quella del Covid-19. L’esperto dipinge un futuro poco invidiabile per la specie umana se alcune misure rigorose non sono implementati.
Per una migliore collaborazione tra i paesi
Yuen Kwok-yung invita l’opinione pubblica e i leader politici ad ammettere che una nuova pandemia si verificherà e soprattutto prima di quanto si possa pensare. Piuttosto allarmante, questa affermazione dello scienziato si basa sulla sua stessa analisi sconvolgimenti climatici e geopolitici. Tuttavia, questi cambiamenti dovrebbero aumentare seriamente il rischio di diffusione di agenti patogeni pericolosi. Per l’esperto la parola d’ordine è “prevenire è meglio che curare”, che prevede in particolare la redazione di un risposta concertata e universale affrontare i virus futuri. Tuttavia, è opportuno trarre insegnamento dalle epidemie passate, in particolare da quella del Covid-19, al fine di promuovere la prevenzione di epidemie future. Ciò comporta quindi a una migliore collaborazione tra i paesi.
Nel 2023, Yuen Kwok-yung ha creato un alleanza con altri ricercatori con sede in Cina e negli Stati Uniti. L’obiettivo ? Condividere informazioni e ricercare dati sulle minacce future. Secondo l’esperto, impedire questi scambi sarebbe una cattiva idea, perché è possibile contribuire a proteggere tutti. Ricordiamo però che nel 2020, La Cina era stata piuttosto opacain particolare sulle origini della pandemia di Covid-19 e sul suo andamento.
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