Il ritorno a scuola non è sempre facile dopo aver trascorso l’estate al settimo cielo e in spagnolo, campioni d’Europa in caricacaduto su un osso, giovedì sera a Belgrado contro la Serbia (0-0). Hanno avuto occasioni, è vero, ma ne hanno anche concesse, e avrebbero potuto perdere la partita se Luka Jovic fosse stato più abile. Ora non è il momento di fare domande approfondite, ovviamente, perché l’Euro è molto fresco e La Roja sa di cosa è capace. Ma Luis de La Fuente si aspetta una reazione e una maggiore efficienza questa domenica contro la Svizzera a Ginevra.
Un attacco rinnovato
Non sarà necessariamente facile perché i marcatori non ci sono tutti: Alvaro Morata, infortunato, non ha potuto partecipare al comizio. Mikel Oyarzabal, uno degli eroi della finale contro l’Inghilterra, è partito sabato infortunato alla caviglia sinistra. E Dani Olmo, che ha preso una botta, sabato sera non si è allenato. Joselu, il centravanti puro della lista, deve ancora segnare con il suo nuovo club Al-Gharafa (Qatar) e Ferran Torres si sta candidando.
L’altra preoccupazione spagnola riguarda lo stato del campo dello stadio del Ginevra, dove il campo è attaccato dai funghi. Ma Aymeric Laporte non cerca scuse: “Per noi un pareggio è come una sconfitta perché siamo vincitori con le massime aspettative, soprattutto dopo la vittoria agli Europei. Ma la Svizzera è un’ottima squadra, che ha da tempo la sua idea di gioco. Dovremo fare una grande partita. » La buona notizia per la Spagna è il rientro di Rodri, squalificato contro la Serbia.
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