La tecnologia riduce del 50% il consumo energetico dei condizionatori


Con l’aumento delle temperature globali a causa dei cambiamenti climatici, vi è una crescente domanda di sistemi di climatizzazione. Tuttavia, i condizionatori tradizionali, seppure migliorati nel corso degli anni, continuano a consumare notevoli quantità di energia, il che può peggiorare la crisi energetica e ambientale. Di fronte a questo problema crescente, Helix Earth Technologies offre una soluzione innovativa che potrebbe trasformare il modo in cui affrontiamo il condizionamento dell’aria commerciale.

Il problema dell’aria condizionata tradizionale

L’aumento delle temperature globali a causa cambiamento climatico porta ad un aumento della frequenza delle ondate di calore. In risposta, i sistemi di climatizzazione stanno diventando essenziali per mantenere un ambiente interno confortevole. Tuttavia, lo sono ad alta intensità energetica e il loro maggiore utilizzo crea una maggiore domanda sulle reti elettriche. Tuttavia, questa domanda aggiuntiva, se soddisfatta da fonti energetiche non rinnovabili, contribuisce a: aumento delle emissioni di gas serraaggravando così il riscaldamento globale.

Nonostante i significativi miglioramenti nell’efficienza energetica dei moderni condizionatori d’aria, questi sistemi rimangono un onere significativo per le infrastrutture energetiche. I costi associati all’aggiornamento ai modelli più recenti sono elevati, soprattutto per i proprietari di grandi sistemi commerciali. Inoltre, il processo di deumidificazione, un passaggio cruciale ma ad alta intensità energetica nel raffreddamento dell’aria, continua a influenzare il consumo energetico complessivo dei condizionatori.

Crediti: gif ioni di raffreddamento / iStock

La rivoluzione tecnologica di Helix Earth Technologies

Di fronte a queste sfide, Helix Earth Technologies ha sviluppato una soluzione innovativa: il sistema di filtrazione Elica Micra. Questa tecnologia, basata su principi inizialmente sviluppati per i veicoli spaziali, è stata progettata da Rawand Rasheed e dal suo team durante la collaborazione con la NASA.

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Il sistema Helix Micra si distingue per il suo approccio unico alla deumidificazione dell’aria. A differenza dei sistemi tradizionali che utilizzano metodi di deumidificazione spesso energivori e ingombranti, Helix Micra utilizza filtri ed essiccanti liquidi appositamente progettato per catturare l’umidità in modo più efficace. Questi filtri sono da sei a otto volte più efficiente rispetto a quelli degli attuali sistemi di deumidificazione, il che riduce notevolmente il carico sugli impianti di condizionamento.

Utilizzando Helix Micra è anche possibile pre-deumidificare l’aria prima che entri nell’unità di climatizzazione, migliorando l’efficienza complessiva del sistema. Infatti, questa pre-deumidificazione può ridurre del 50% o più il consumo energetico dei sistemi di condizionamento. Ciò è particolarmente significativo negli ambienti umidi dove i sistemi di condizionamento devono lavorare di più per rimuovere l’umidità in eccesso.

condizionatori aria condizionata
I sistemi Helix Micra sono una frazione delle dimensioni dei sistemi AC a cui sono collegati. Crediti: Helix Earth Technologies

Facile da usare

Uno dei principali vantaggi della tecnologia Helix Micra è la sua compattezza. Il sistema è progettato per essere molto più piccolo delle unità di condizionamento tradizionali, facilitandone l’integrazione negli impianti esistenti senza richiedere modifiche importanti. Inoltre, i filtri sono realizzati utilizzando la stampa 3D, un metodo che consente l’utilizzo di materiali riciclati e la produzione di componenti a un costo inferiore. Questo approccio rende la tecnologia più economica e più rispettosa dell’ambiente.

Infine, anche il sistema Helix Micra è progettato per esserlo facile da installare e mantenere.

In breve, Helix Earth Technologies ha adattato con successo la tecnologia spaziale avanzata per affrontare un problema terrestre in modo innovativo. Inoltre, l’azienda ha già ricevuto numerose sovvenzioni e finanziamenti da varie fonti, tra cui il DOE e la NASA, ed è stata recentemente annunciata come finalista per il concorso Urban Future Prize 2024.

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