Nel suo comunicato stampa, datato 19 agosto, l’ITIA ha ovviamente indicato che l’Agenzia mondiale antidoping (WADA), ma anche l’Agenzia italiana antidoping (NADO Italia), avevano il diritto di impugnare la decisione. “entro 21 giorni” dalla data di pubblicazione della sentenza, periodo che costituisce lo standard stabilito nel Codice mondiale antidoping. Tre settimane che dovrebbero quindi permettere a Sinner di saperne di più in inizio settimana.
Ma, secondo le nostre informazioni, il termine per presentare ricorso non è ancora scaduto. Il mondo dell’antidoping è tutt’altro che semplice e c’è un paragrafo del Codice Mondiale Antidoping in cui si precisa che il termine ultimo per ricorrere in appello è scaduto a carico della WADA. “21 giorni dal ricevimento del fascicolo completo” relativo alla questione in questione.
Quando contattata, la WADA ce lo ha confermato “L’esame è in corso e c’è ancora tempo (fare appello) prima della scadenza », e quindi per il momento il giocatore non è fuori pericolo al 100%.
Tuttavia, sempre secondo le nostre informazioni, la probabilità che la WADA ricorra contro la decisione davanti al Tribunale Arbitrale dello Sport (CAS) è piuttosto bassa, soprattutto perché i tre responsabili del fascicolo dinanzi al Tribunale Indipendente (Jean-François Naud , direttore del laboratorio di Montreal, Xavier de la Torre, responsabile del laboratorio di Roma e David Cowan, ex direttore del laboratorio di Londra), e che hanno quindi convalidato la tesi della contaminazione, sono esperti riconosciuti dall’AMA.