“Sono come tutti gli atleti, qui per realizzare il mio sogno. Darò il massimo per la medaglia d’oro. » ha detto Imane Khelif, martedì, dopo la sua qualificazione per la finale dei -66 kg dei Giochi Olimpici di Parigi. L’algerina, la cui femminilità è stata messa in discussione, ha mantenuto la parola e ha vinto all’unanimità dei giudici contro la cinese Yang Liu (5-0). Eccola, campionessa olimpica in uno stadio Roland-Garros emozionato e totalmente impegnata nella sua causa.
La pugile 25enne si è ritrovata suo malgrado al centro di una controversia di genere guidato da ambienti conservatori sullo sfondo di una disputa tra il CIO e la Federazione Internazionale di Pugilato.
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