La versione Pumas di Felipe Contepomi ha cuore e talento. Il nuovo allenatore dell’Argentina ha già guidato le sue truppe al loro miglior campionato di rugby, poiché per la prima volta da quando è entrata nell’ex Tri Nations, nel 2012, ha ottenuto tre vittorie, con una particolarità che il tecnico deve apprezzare: Nuova Zelanda (38-30) inizio agosto, Australia (67-27) due settimane fa, e ora il Sud Africa (29-28), nella notte tra sabato e domenica hanno subito la loro legge.
Gli Springboks erano comunque venuti a Santiago del Estero con l’intenzione di vincere il torneo dell’emisfero sud, che inseguono dal 2019. E il loro inizio di partita ha illustrato questa motivazione, con una meta di Aphele Fassi, dietro un tocco, da al 4° minuto di gioco (7-0), subito imitato da Jesse Kriel (8°, 14-0). A taglio netto, gli uomini di Rassie Erasmus sembravano aver aperto un varco sufficiente, ma è lì che l’Argentina si è svegliata, rapidamente e brutalmente.
I bayonnesi Mateo Carreras, ben serviti dal Toulouse Santiago Chocobares (15°, 7-17), poi Pablo Matera (22°, 14-17), messi in orbita sulla stessa fascia sinistra da un cross di Carreras, ancora una volta, hanno portato per primi i Puma tornano alla pari. Poi il rochelais Joel Sclavi, in forza dopo un tocco dai 5 metri (27esimo, 19-17) e il primo Tomas Albornoz, dietro un rigore giocato di mano dai 5 metri (36esimo, 26-17) hanno riportato ai comandi l’Argentina, sottoponendo i due campioni del mondo in carica a un raro affronto, quattro mete in 20 minuti.
Il fallimento di Manie Libbok
I Boks hanno avuto le risorse, tra la meta di Montpellier Cobus Reinach (39°) e la partenza di Handré Pollard, per riconquistare il comando (28-26). Ma in un secondo periodo molto più chiuso, senza alcuna meta segnata, hanno mostrato anche i loro limiti. E la cosa più evidente è stata la goffaggine ai piedi del loro sostituto di apertura, Manie Libbok. Dopo un’occasione da rigore su palla inattiva, il giocatore degli Stormers ha mancato il gol della vittoria all’ultimo minuto, in una posizione non troppo complicata, a 35 metri leggermente a sinistra dei pali.
Pochi minuti prima (69esimo, 29-28), Albornoz non aveva perso l’occasione. I suoi Pumas voleranno in Sud Africa e un ultimo incontro, a Nelspruit, sabato prossimo (17:00), dove avranno ancora la possibilità di vincere il loro primo campionato di rugby. Per fare ciò, dovranno, come minimo, registrare un bonus offensivo e impedire al Sudafrica di assicurarsi un bonus difensivo. Difficile, ma non impossibile, per una squadra che ha iniziato il proprio torneo con una vittoria contro gli All Blacks.
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