La gestione di quello che doveva essere il possesso finale del primo periodo da parte della truppa di Pierrick Poupet – una palla del +4 rubata dalle mani di Edwin Jackson da Louis Olinde che riporta in parità i suoi nell’intervallo (36-36) – rappresenta solo una parte delle difficoltà incontrate dall’Asvel nel mettere giù la partita martedì sera.
Mai questa stagione, idealmente iniziata (leader di Betclic Élite a 4/4, una vittoria in Eurolega contro la Virtus Bologna di Isaïa Cordinier), Villeurbanne non aveva mai presentato un volto così indolente. Se la sequenza di un tiro da tre punti di Paris Lee e un tocco di Neal Sako per tornare sul -5, mentre l’Alba Berlino sembrava perdere il filo, ha riacceso la speranza a fine gara, non è bastata. L’Asvel lascia che il suo avversario ottenga il suo primo successo stagionale in Eurolega (84-79).
Anche Maledon è solo
L’aggressività e la bravura di Joffrey Lauvergne, infortunato perché salvato per infortunio al polpaccio contro Portel, sono probabilmente mancate per sostenere il – ancora – irrequietissimo Théo Maledon (17 punti, 7 rimbalzi, 2 assist, 22 svalutazioni). La prestazione del 23enne leader non è riuscita a compensare un collettivo appesantito da un approccio debole in avvio di gara (1/7 da due punti, 40% in totale), troppo preso dalla pattuglia difensiva (25 falli), penalizzato anche da un festival di palle perse (11) nei momenti chiave.
Quanto basta per rilassare i locali, che si sono divertiti in contropiede, deliziosamente guidati dal loro leader islandese Martin Hermannsson (21 punti, 2 rimbalzi), unico trentenne in rosa. L’Asvel, che venerdì (20:30) accoglie Vitoria e Timothé Luwawu-Cabarrot, dovrà superare rapidamente questa battuta d’arresto.
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