Gli aerei commerciali più recenti sono progettati per volare ad altitudini superiori ai dodici chilometri, dove l’aria è più rarefatta. Ciò contribuisce a ridurre la resistenza aerodinamica e, di conseguenza, il consumo di carburante, diminuendo così le emissioni di carbonio per passeggero-chilometro. Tuttavia, secondo uno studio condotto da ricercatori dell’Imperial College di Londra, questa strategia di efficienza energetica ha un effetto collaterale inaspettato: l’aumento della formazione di scie persistenti che intrappolano il calore nell’atmosfera.
L’impatto delle scie di condensazione sul clima
IL scie di condensazionechiamato anche scie di condensazionesi formano quando l’aria calda e umida proveniente dai gas di scarico degli aerei si condensa negli strati superiori dell’atmosfera, dove le temperature sono estremamente basse. Queste scie possono talvolta evolversi in nubi persistenti che intrappolano il calore, contribuendo al riscaldamento globale.
Inoltre, i moderni motori degli aerei sono più efficienti e producono meno carbonio per passeggero-chilometro. Emettono anche meno fuliggine rispetto a prima grazie ad una combustione più completa del carburante. Tuttavia, questa riduzione delle emissioni di fuliggine ha effetti inaspettati sulla formazione e sulla persistenza di queste famose scie.
La riduzione delle particelle di fuliggine, che fungono da nuclei per la condensazione del vapore acqueo, modifica infatti il modo in cui si formano le striature. Con meno particelle disponibili, le gocce d’acqua si formano in modo più uniforme nelle scie. Ciò potrebbe comportare maggiore persistenza di questi fenomeni nell’atmosfera. Tuttavia, queste scie possono talvolta evolversi in nuvole che intrappolano il calore, contribuendo così alla ril riscaldamento globale.
Questa scoperta evidenzia un paradosso: aerei più efficienti dal punto di vista energetico (meno fuliggine) contribuiscono ad aumentare il riscaldamento globale attraverso la formazione di scie di condensazione più durevoli.
Potenziali soluzioni
Per mitigare l’impatto climatico delle scie di condensazione, lo studio propone di sviluppare tecnologie in grado di ridurre le emissioni di fuliggine minimizzando il loro effetto paradossale sulla persistenza delle aloni.
In altre parole, l’obiettivo è trovare a delicato equilibrio tra una combustione più pulita, che produce meno fuliggine, e una gestione della resistenza che non ne prolunga la durata in modi indesiderati. Ciò potrebbe comportare lo sviluppo di nuovi tipi di motori o carburanti che ottimizzino la combustione senza creare particelle in eccesso.
Questa sfida richiede un approccio integrato, che combini progresso tecnologico e gestione rigorosa degli impatti ambientali, al fine di soddisfare le crescenti esigenze di trasporto aereo proteggendo al contempo il nostro clima.
Questi risultati sono stati pubblicati sulla rivista Lettere di ricerca ambientale.
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