Dimenticata l’euforia dei Giochi Olimpici, gli Espoirs hanno faticato a rientrare nel riscaldamento azzurro questo venerdì contro la Slovenia (1-1). Senza Thierry Henry, uscito dopo l’incantata pausa estiva, né i capitani Lacazette e Mateta, i Bleuets non hanno convinto. È mancata anche la fiducia di Loïc Badé, terzo giocatore “bonus” delle Olimpiadi, mentre la retroguardia francese sembrava in difficoltà.
Il primo gol sloveno (37esimo) è l’esempio perfetto, con non meno di tre notevoli errori individuali nell’azione. Messo sotto pressione, Merlino respinge nella propria area, con una traiettoria che Magassa non apprezza, lasciando che sia Tio Cipot a recuperare palla sul punto di rigore. Senza esitazione, l’attaccante sloveno ha seguito un tiro che Guillaume Restes, pur essendo in traiettoria, si è lasciato lentamente sfuggire nella sua porta sotto lo sguardo sgomento del pubblico angioino.
Doué scatena la rivolta
Va detto che gli sloveni hanno dato il tono approfittando della scarsa concentrazione dei giocatori di Gérald Baticle al calcio d’inizio. Lo stesso Cipot ha poi mandato un mezzo tiro al volo sotto la traversa di Guillaume Restes, più vigile in quel momento, dopo soli 10 secondi di gioco. I Bleuets hanno provato a ignorare e ad avanzare, ma i troppi approssimazioni davanti hanno permesso alla Slovenia di approfittarne degli spazi rimasti in contropiede.
L’unico pericolo è arrivato da Dilane Bakwa, interessante per la sua vivacità e i suoi tiri dalla distanza, ma Martin Turk, il portiere sloveno, gli ha impedito di festeggiare la sua prima scelta come avrebbe sicuramente sognato. Inizialmente molto disordinato nel primo tempo, Désiré Doué ha poi ricordato a tutti perché il Paris Saint-Germain ha investito così tanto su di lui quest’estate. Dopo una buona trasmissione di Merlino, l’ex giocatore del Rennes ha fatto il valzer della difesa bianca prima di mandare un colpo pesante nella porta avversaria (54esimo). Un gol che lo ha svegliato, così come la sua squadra più pericolosa dopo il pareggio.
Ma nonostante lo slancio offensivo e qualche occasione per passare in vantaggio, i Bleuets ricadono nei loro errori. Sono proprio gli sloveni che avrebbero potuto vincere, se Kojic avesse avuto la buona idea di passare la palla a Pecar (90+ 6°) dopo un grosso errore di Sildillia, che aveva lasciato solo Lukeba contro i due attaccanti entrati in campo. giocare .
Dopo questo pareggio, il capitano della serata Enzo Millot ha preferito spazzare via ogni possibile dubbio: “Se vinciamo tutte le partite non c’è motivo per cui non possiamo qualificarci. Abbiamo molte ambizioni. » Per questo non sarà più necessario perdere molti punti per sperare di partecipare agli Europei del 2025, mentre i Bleuets sono attualmente terzi nel proprio girone (una partita dietro), a tre punti dall’avversario della sera, leader in vantaggio. dell’Austria.
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