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L'Unione Europea ha recentemente raggiunto un accordo con gli Stati Uniti per lanciare quattro satelliti di navigazione Galileo sul razzo Falcon 9 di SpaceX. Questa collaborazione segna un passo importante nel campo della navigazione spaziale europea e apre la strada allo spiegamento dei satelliti Galileo al di fuori del territorio europeo.
Cos'è il sistema Galileo?
Galileo è un sistema di navigazione satellitare sviluppato dall’Unione Europea (UE) e dall’Agenzia spaziale europea (ESA). Si tratta di una rete di satelliti progettata per fornire servizi precisi di posizionamento, navigazione e cronometraggio in tutto il mondo.
Paragonabile al sistema GPS americano, Galileo offre quindi alternativa europea indipendente e complementare mirato a migliorare l'autonomia spaziale dell'Europa e a garantire l'accesso continuo a servizi di navigazione affidabili e accurati, anche in caso di interruzione dei sistemi esistenti.
Il sistema Galileo è composto da diversi satelliti in orbita attorno alla Terra, nonché da infrastrutture terrestri tra cui stazioni di controllo e centri di monitoraggio. Questi satelliti trasmettono segnali radio consentendo agli utenti dotati di ricevitori compatibili di determinare la propria posizione con maggiore precisione, spesso fino a pochi metri.
Il loro dispiegamento è iniziato nel 2011 prima di entrare in servizio parziale nel 2016. In definitiva, Galileo dovrebbe includere una costellazione di una trentina di satelliti in orbita a circa 22.000 chilometri sopra la Terra che fornirà una copertura globale e una disponibilità continua dei servizi di navigazione.
Detto questo, l'Europa ha recentemente rivolto la sua attenzione al razzo Falcon 9 SpaceX per lanciare i suoi prossimi satelliti di navigazione.
Un accordo con SpaceX
Secondo le informazioni riportate da Politicoquesto accordo di sicurezza garantisce al personale dell'UE e dell'Agenzia spaziale europea a accesso continuo alla rampa di lancio, nonché la possibilità di recuperare i detriti in caso di incidente durante la missione. Queste misure di sicurezza rafforzate vengono messe in atto a causa del esclusiva tecnologia integrata ai satelliti Galileo, la cui costruzione ha richiesto ingenti investimenti.
L'Unione europea ha accettato di pagare circa 180 milioni di euro per entrambi i lanci (previsti entro la fine dell'anno dalla Florida), che rappresenta un aumento di circa il 30% rispetto al prezzo di lancio standard del Falcon 9. I preparativi possono ora iniziare.
Questa collaborazione con SpaceX segna anche un nuovo passo negli sforzi dell’Europa per accedere allo spazio, soprattutto alla luce di alcune recenti difficoltà. L’Agenzia spaziale europea ha infatti dovuto rivolgersi a SpaceX per diversi lanci negli ultimi due anni a causa della cessazione della collaborazione con la compagnia spaziale russa Roscosmos in seguito all’invasione russa dell’Ucraina.
Allo stesso tempo, il ritardi persistenti nello sviluppo del razzo Ariane 6 hanno esacerbato la crisi dei lanciatori in Europa. In definitiva, questo nuovo lanciatore, il cui primo volo è previsto quest'anno, dovrebbe essere in grado di provvedere allo spiegamento dei futuri satelliti Galileo.
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