L'evento di test della gara olimpica di BMX, una start-up tecnica e un podio francese



Sotto il velodromo nazionale di Saint-Quentin-en-Yvelines, lo stadio della BMX ha vissuto un fine settimana in grande eccitazione. Il balletto delle macchine movimento terra, che ha riasfaltato la pista all'inizio di febbraio, era finito, un impianto audio faceva i primi test, qualche pilota ingoiava le buche, le curve si coloravano di lilla, i pullman internazionali misuravano la pista (“ancora un po' morbido” a causa della sua precoce giovinezza), e in lontananza, dietro i cancelli, risuonava l'eco metallica del cancelletto di partenza che si abbassava al suono del caratteristico segnale.

Era giovedì, forti acquazzoni mattutini avevano inondato le immediate vicinanze dei quattro rettilinei e delle tre curve del percorso indoor, e forti raffiche davano ancora qualche spavento ai piloti a metà salto. Senza pubblico, né giornalisti né fotografi, i quattro giorni del “test operativo della BMX racing Paris 2024” – come indicava lo striscione al traguardo – sono stati essenzialmente dedicati agli aspetti tecnici e logistici, relegando in secondo piano l’aspetto puramente sportivo. Concentrata sabato e domenica, nello stesso formato del prossimo agosto, la competizione in sé non era una priorità.

In questi quattro giorni, la squadra francese ha schierato il vice campione del mondo Arthur Pilard, il vice campione europeo Jérémy Rencurel e il giovane Matéo Colsenet, oltre a Sylvain André, tornato alle competizioni dopo la sua pesante caduta in autunno. Tra le donne erano presenti anche Axelle Étienne e Camille Maire.

La maggior parte di queste due giornate si sono concentrate su alcuni confronti in stile competizione, ma anche su prove di elementi materiali specifici del clan francese. Domenica, tra gli uomini, il giovane britannico Ross Cullen, 6° ai Mondiali di Glasgow, ha vinto davanti a una volata di gruppo degli azzurri: Arthur Pilard si è classificato 2°, Jérémy Rencurel 3° e Matéo Colsenet 4°. Tra le donne, la Shriever ha vinto la finale davanti alle svizzere Zoé Claessens e Nadine Aeberhard.



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