Decise quindi di chiudere la carriera a 37 anni, vent’anni in totale dopo aver fatto la storia del campionato francese diventando, a 17 anni e 260 giorni, il più giovane giocatore del dopoguerra ad aver segnato una tripletta nell’élite. Formatosi al Sochaux, l’attaccante, capace di giocare sia sulle fasce che in prima linea o in supporto, ha giocato in undici club, dal Monaco al PSG o al Bordeaux, tra cui AS Roma e Milan, come per il Club America in Messico.
“Il gioco è finito. Mi fermo. Adesso guardiamo al futuro, ma sempre nel calcio, perché non con i giovani o in uno staff, ha detto in un’intervista sul canale YouTube “La Zone”. Mi diplomerò l’anno prossimo. Apriremo una porta al post-carriera. »
24 presenze e marcatore a Euro 2012
Nel corso della sua carriera, il giocatore tecnico ha costruito un ottimo curriculum: campione di Francia nel 2013 (in quella stagione segnò anche il gol del titolo) e nel 2014 con il PSG, vincitore della Coupe de la Ligue nel 2014, ha vinto anche il titolo in Messico nel 2018 e vicecampione d’Italia nel 2010. In 24 presenze, dal 2010 al 2013, Ménez ha segnato due gol, il secondo a Euro 2012 contro l’Ucraina (2-0), una delle due nazioni ospitanti insieme alla Polonia.
Passando anche per la Turchia, all’Antalyaspor, Ménez è arrivato in seconda fascia nazionale, prima al Paris FC in Francia, poi in Italia con Reggina e Bari, che resterà quindi il suo ultimo club. “Ho avuto i miei figli qui (a Parigi), quindi è vero che non avevo più tanta voglia di continuare a giocare, e penso che giocare senza avere davvero questa voglia non sia nemmeno rispettoso verso un club, quindi ho preferito fermarmi e concentrarmi sul futuro. Tutto in silenzio. »
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