“Qual è la tua emozione dopo questa medaglia di bronzo vinta senza combattere, visto che il tuo avversario nella finalina ha dato forfait?
È stata una giornata davvero, davvero folle. Prima di questo incontro di ripescaggio dove il ragazzo non c’è (l’italiano Vito Dell’Aquila, infortunato per infortunio agli adduttori), ho avuto un primo incontro abbastanza complicato giocato negli ultimi secondi (contro Georgii Gurtsiev), con una piccola rimonta al primo turno. Dopo un secondo incontro contro il coreano (Tae-joon Park) che poi è passato alla finale, dove penso che avrei potuto vincere. Ecco, una piccola delusione, anche se c’è medaglia di bronzo, ma il lavoro continua. Mettiamoci d’accordo, l’obiettivo era la medaglia d’oro. Ma questo bronzo convalida l’inizio di una grande ricerca. Questo è l’inizio del percorso e la fine sarà tanto più bella.
Quando hai scoperto che non avresti lottato per il bronzo?
Solo trenta minuti prima. Ero sotto pressione, mi è stato detto che era lì, poi non lì, poi lì, poi non lì. Ero pronto a combattere, se fosse stato lì lo avrei combattuto e avrei fatto il lavoro. Mi sarebbe davvero piaciuto godermi questa lotta contro l’italiano. Mi piace combattere contro di lui. Mi dispiace davvero che abbia avuto un grosso infortunio (lesione all’adduttore sinistro). È un peccato per lui.
Come hai affrontato i lunghi periodi di attesa durante la giornata?
Sappiamo che alle Olimpiadi ci sono i ripescaggi, è l’unica competizione dove ci sono infatti. Dovevamo affrontarlo, prepararci a tutte le eventualità. Purtroppo ho perso contro il coreano. Non è servito a niente. Avrei dovuto lasciar andare di più. Sono rimasto nella mia bolla, e forse questo è stato un po’ un danno per me. Forse avrei dovuto aprirmi di più, apprezzare di più il fervore del pubblico. Forse mi è costato questa lotta. Dopo (contro il venezuelano Yohandri Granado), mi sono sentito più libero, mi sono divertito. È stato molto difficile tornare insieme, ma il mio corpo sapeva che doveva essere fatto. Non avevo lacrime perché sapevo che la competizione continuava. Mi ci sono volute un’ora o due per rientrare. »
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