Al termine di una giornata torrenziale, segnata da cadute collettive fin dall’inizio, i due grandi favoriti dei mondiali junior, Paul Seixas e Albert Philipsen sono rimasti vittime rispettivamente di un fallimento a 38 chilometri dal traguardo del francese e di una caduta il danese, in una svolta a destra, quindici chilometri più in là mentre sembrava avviarsi verso una seconda incoronazione, dopo quella dell’anno scorso a Glasgow.
Ne ha approfittato l’italiano Lorenzo Finn (17 anni), ma la sua vittoria premia anche il suo temperamento offensivo per tutto il pomeriggio, resistendo prima al ritmo terribile imposto dalla selezione danese prima di attaccare a sua volta a 74 chilometri dalla fine e mantenere un vantaggio che gli è valso non ha mai superato i trenta secondi.
Seixas finito 7e
Raggiunto infine dagli inseguitori nel momento in cui Seixas, probabilmente sciacquato in tutti i sensi, ha lasciato andare la rampa, il corridore transalpino si è isolato con lo spagnolo Hector Alvarez e Philipsen, che si è quindi lasciato trascinare dall’aquaplaning ed è rimasto sulla terra.
Finn non ha impiegato molto a mollare la presa dello spagnolo e, a 21 chilometri da Zurigo, è volato verso la vittoria finale davanti al britannico Sebastian Grindley e all’olandese Senna Remijn, che ha rimontato Alvarez (6°). Il giovane francese Paul Seixas (18 anni), che ha saputo rispondere a tutti gli attacchi di Philipsen in particolare nella Bergstrasse, ha concluso al 7° posto.
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