Juliette Labous (46esima nella corsa olimpica) : « Sono davvero deluso. Mi scuso per la gara che ho fatto ma non mi sentivo bene. Non so come spiegarlo, mi veniva da vomitare. Davvero non mi capita spesso, è un peccato che sia successo in una giornata come questa. Abbiamo corso abbastanza bene fino al circuito ma una caduta ci ha ritardato con Victoire (Berteau), poco prima della prima salita di Montmartre. Ho provato a riportarla nel gruppo davanti a noi, almeno per provare a suonare qualcosa. Sacrificarmi per lei era il minimo che potessi fare. Ma ho subito visto che eravamo davvero lontani. Non è affatto questo il motivo per cui siamo venuti. Chiedo scusa a chi ci ha sostenuto. »
Vittoria Berteau (27°) : “Il nostro livello durante la stagione non riflette il risultato lordo di oggi. Abbiamo dimostrato un ottimo stato d’animo, le ragazze si sono sacrificate per me, per permettermi di tornare davanti dopo la caduta. Non lo dimenticherò mai perché sono nuovo di zecca nella squadra francese. Non eravamo in una brutta situazione al momento della caduta, eravamo appena stati fermati da Audrey (Cordon-Ragot) ma è caduta proprio davanti a noi. Ci sono ragazze che non abbiamo nulla da invidiare e che sono entrate nella top 10 perché erano nel gruppo giusto. Non sono stato male oggi ma non è bastato per tenere il passo dei migliori. È frustrante. »
Audrey Cordon-Ragot (38e) : “Non siamo venuti per quello. È un po’ triste. Quando cade, cade davvero nella mia ruota. Non è un errore di posizionamento, ci siamo noi. Solo che ci hanno messo un’eternità per tornare, non so cosa sia successo, è stato un po’ un « casinò »… Quando sono tornati, abbiamo lavorato duro con Juliette (Labous) per riportare Victoire (Berteau). Dopo non so cosa sia successo. Vedo che ha 27 anni quindi capisco la sua delusione.
Ma che giornata… Bisogna fare un passo indietro, abbiamo vissuto qualcosa di incredibile. Non siamo stati ridicoli e anche se i miei due dirigenti sono delusi, sono orgoglioso di loro perché hanno dato tutto. Dobbiamo renderci conto del livello dei nostri avversari e apprezzare comunque questo tipo di momento. Abbiamo vissuto qualcosa di pazzesco. La gente era pazza sul ciglio della strada. Non l’abbiamo mai sperimentato. Dobbiamo renderci conto dei progressi che il ciclismo femminile ha fatto anche durante questi Giochi. Questo è ciò che è bello. Le ragazze, sono giovani, riceveranno medaglie. Per me è l’ultima stagione, sono orgogliosa di essere qui e un po’ emozionata (piange). È stata una delle mie ultime gare ed è stata eccezionale. »
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