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La partita: 26-27
Sul campo inzuppato d’acqua di Stellenbosch, la squadra francese Under 20 è annegata. Anche se sembrava aver avuto la meglio sulla Nuova Zelanda, durante la seconda partita del girone, alla fine è stata tradita dalla sua imprecisione e indisciplina.
Sotto 11-0 all’intervallo, i Baby Blacks hanno completamente ribaltato la situazione. Innanzitutto grazie alla velocità dei loro trequarti: Aki Tuivailala (45esimo, 11-7) e Stanley Solomon (53esimo, 18-14). Poi premendo forte davanti. Dylan Pledger ha segnato dopo una mischia di ritorno (63esimo, 18-19), e Manumaua Letiu è crollato in area di meta, ben incastrato dietro un trattore maul (68esimo, 21-24).
Naturalmente la squadra francese non si è arresa del tutto. Scossa in tutte le direzioni nel secondo periodo, ha saputo rispondere per non perdere completamente l’equilibrio. Joé Quere Karaba su intercetto (50°, 18-7) poi Mathis Ferté sul fondo linea (74°, 26-24) hanno mantenuto la speranza.
Ma i Bleuets hanno commesso ancora una volta degli errori, non riuscendo a uscire in modo pulito dal loro accampamento. E Rico Simpson ha superato il rigore vincente, verificato in video dall’arbitro (80°+1). Dopo alcuni secondi di esitazione, furono i Baby Blacks a essere dichiarati vincitori di una lotta confusa e terribilmente frustrante per la banda Calvet.
I Bleuets non sono ancora eliminati. Con questo bonus difensivo, possono ancora qualificarsi per le semifinali sperando in risultati favorevoli sugli altri campi e facendo rifornimento nell’ultima partita contro il Galles martedì (16:30). Quello che è certo è che ci vorrà più controllo e compostezza per sperare di vincere il quarto titolo mondiale consecutivo il 19 luglio.
7
I Bleuets non perdevano contro la Nuova Zelanda da sette anni e dalla semifinale dei Mondiali 2017 a Tbilisi (26-39).
Il giocatore: Joé Quere Karaba ovunque contemporaneamente
La terza fila dei Bleuets è stata una delle poche vere soddisfazioni del match perso contro i Baby Blacks. Ha lottato ai quattro angoli del campo, ha contrastato con tutte le sue forze, ha segnato una meta che avrebbe dovuto respingere la Francia con un’ispirazione brillante (50esimo). Avevamo ancora bisogno dei bastoni per correre i 60 metri verso la porta.
Ha anche preso una palla importante sotto un calcio di risposta di Hugo Reus (65esimo). Il toulonnase può però incolparsi di quest’ultimo errore in un maul, mentre gli attaccanti francesi soffocavano, cosa che gli è costata l’ultimo rigore (80esimo). Quello di troppo.
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