Nélia Barbosa, la ricerca suprema dopo il successo di Tokyo



Da mesi si preparava, a pochi chilometri di distanza, nel suo club di Champigny-sur-Marne, Nélia Barbosa (25 anni) sapeva che avrebbe dovuto aspettare l’ultimo giorno dei Giochi Paralimpici prima di vedere arrivare il suo turno. L’attesa terminerà questa domenica, all’ora di pranzo (12:15). Dopo la buona qualificazione nella finale KL3, grazie alla vittoria nella serie, la medaglia d’argento di Tokyo è una seria candidata al podio. “La medaglia resta l’obiettivo”ha affermato, ambiziosamente, venerdì.

“Ho visto che ero capace di ottenere risultati nelle gare più importanti”

Tanto più che nel giro di tre anni la giovane donna, alla quale all’età di 18 anni è stata amputata la caviglia destra a causa di neurofibromatosi, ha “preso con maturità e fiducia”. “A Tokyo ero più timido e questo non aiuta quando sei un atleta di punta. Oggi sono molto più forte, ha confidato, qualche giorno prima dell’evento, dopo aver fatto molto lavoro mentale. Mi sono preparato per tutti gli imprevisti e penso che mi galvanizzerà nel grande giorno.

Le sue recenti prestazioni, terza ai Mondiali e seconda agli Europei, l’hanno anche rassicurata nell’idea di poter lottare con le migliori, in particolare con la britannica Laura Sugar, campionessa in carica e che ha ottenuto il miglior tempo della serie (48 ’14 »), di fronte a lei (48’50 »). “Ho visto che ero capace di ottenere risultati nelle gare più importanti”rassicura Barbosa, che pensa soprattutto al kayak “come un gioco”. Motivo per cui lei “spera di uscire dalla competizione con le stelle negli occhi” e soprattutto con “nessun rimpianto”.

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