Nick Cassidy (Jaguar) segna una doppietta a Berlino, secondo Jean-Éric Vergne



Il primo dei due E-Prix di Berlino del fine settimana ha dato vita ad una gara ormai consueta nella Formula E, con un'intensità pazzesca e una battaglia costante nelle prime posizioni, dove tutti i piloti cercano il giusto equilibrio tra correre nelle prime posizioni (ma non primi dove il dispendio energetico è troppo elevato) e gestire la propria energia. In questo gioco, è stato Nick Cassidy a uscire vincitore a mani basse. A metà gara (21°), il neozelandese ha approfittato delle due uscite della safety car per rilanciarsi e portarsi al comando a tre giri dal traguardo, portandosi con ampio margine sulla concorrenza (+4”6 sul il secondo).

“È stato pazzesco ma la squadra era perfetta. Non avevo la macchina per vincere oggi (SABATO) eppure ce l’abbiamo fatta»apprezzato il neozelandese della Jaguar, che con questo risultato si porta al comando della classifica con 121 punti, davanti a Pascal Wehrlein (Porsche), quinto in casa sabato e che ha 112 punti.

Fenestraz e termine 9e

“Sono contento di questo secondo posto, Vergne ha spiegato. Pensavo di avere la vittoria ma non abbiamo visto Nick (Cassidy) elaborare una strategia diversa. IONon c'era niente da fare quando aveva il 2% di energia in più. Ci riproveremo domenica e spero che riusciremo a vincere anche questa. » In Campionato il francese è ora 6° con 83 punti.

Per gli altri due Tricolore in griglia le cose sono state meno facili. Sacha Fenestraz è riuscito comunque a strappare due punti con il nono posto nonostante la rottura dell'ala anteriore che avrebbe potuto costargli caro a fine gara. Per quanto riguarda Norman Nato (Andretti), ha subito una foratura abbastanza presto in questo E-Prix, privandolo di ogni possibilità di fare bene. Stessa sorte per il suo compagno di squadra e campione in carica, Jake Dennis, che non è nemmeno ripartito dopo la foratura all'anteriore destro. La seconda gara del fine settimana si svolgerà domenica dalle 15:00 (in diretta sul canale L'Équipe).



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