“Non c’è nulla di cui pentirsi” (Campionati del mondo (D))



Dopo essere stata abbracciata innumerevoli volte nella zona del traguardo per la sua ultima gara di mountain bike della sua carriera, di cui è arrivata 14a questa domenica a Pal Arinsal (Andorra), Pauline Ferrand-Prévôt è tornata sorridente a quest’ultimo evento.

“Come hai vissuto la tua ultima gara internazionale di mountain bike?
È stato difficile. Ho subito visto che non stavo passando una bella giornata, ed eccomi qui (su uno dei circuiti più impegnativi del percorso, ndr)non è clemente. Sono rimasto un po’ indietro, poi ho provato a risalire. Ho finito al meglio delle mie possibilità, per fare onore a questa maglia della squadra francese. Oggi c’era forse un po’ di stanchezza dovuta al mese scorso, a tutta questa preparazione ai Giochi. Ma non c’è nulla di cui pentirsi perché l’obiettivo era diventare davvero un campione olimpico.

Non sembri frustrato da questo risultato.
Avrei potuto anche interrompere la mia stagione dopo i Giochi. In ogni caso, oggi avevo più da perdere che da guadagnare. Ma era anche un modo per ringraziare tutti, per tutti questi anni che hanno lavorato dietro di me: i commissari, tutti dell’UCI, tutti della squadra francese, anche tutti i tifosi che erano lì nel 2015 (data del suo primo titolo mondiale sullo stesso circuito di Pal Arinsal).

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C’è stata qualche emozione nell’ultimo giro?
Sì, mi sono fermato, ho abbracciato il mio meccanico, i miei genitori, è stato un po’ allo sbando. (Lei ride) Anche durante il riscaldamento mi sono detto che sarebbe stata l’ultima volta. Ma ora sono davvero sollevato di aver finito. »



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