“Quando è stato annunciato ho detto che non interessava e che era un disastroaffidato a La squadra quello che ha scalato lui stesso l’Everest nel 1990, in particolare con Christine Janin. Dopo aver visto il film non ho cambiato assolutamente idea. Inoxtag ha talento, carisma, non tradisce ma bisogna ricordare che lassù sono riusciti ad arrivare anche un ragazzo di 14 anni e una ragazza, un nonno giapponese di 83 anni. Se ci diamo i mezzi, è accessibile a qualsiasi persona sana che si diverte un po’. Ecco, non vedo dove sia l’exploit. E poi è molto egocentrico. Tre quarti del film sono: »Guardate il mio ombelico », non va oltre. »
“Lo dice Benjamin Vedrines (alpinista francese): ‘Oggi scalare l’Everest con l’ossigeno è come fare il Tour de France con una bici elettrica’”.
Tournaire è anche preoccupato per la moda di scalare il tetto del mondo: “L’Everest è il Mont Saint-Michel a 8.800 metri. Inoxtag denuncia questo sovraffollamento ma ne è anche partecipe, è schizofrenico. Il suo film non farà altro che promuovere questa stupida mania. » Per lui la vera impresa sarebbe stata riuscire a scalare senza l’ausilio dell’ossigeno. “Durante la mia salita ho trascorso cinque notti a 8.000 m senza ossigeno, l’ho trovato straordinario. Con l’ossigeno, al massimo flusso, in vetta all’Everest, è come se fossi solo a 6.000 m… Lo dice Benjamin Vedrines (alpinista francese):“Oggi scalare l’Everest con l’ossigeno è come fare il Tour de France con una bici elettrica.”