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Con la bocca insanguinata, Nordi Mukiele si è diretto verso la sua panchina con la chiara ambizione di rientrare in campo. C'è da dire che la partita era appena iniziata, appena otto minuti di gioco, e che il 26enne difensore parigino non si era attardato più di tanto a terra. Ma lo staff medico del PSG ha ritenuto opportuno dichiararlo “non idoneo”, come previsto dal protocollo sulle commozioni cerebrali, e sicuramente a titolo precauzionale.
Mukiele, dal canto suo, ha condiviso ampi segnali di malcontento con il pubblico e la sua dirigenza, mentre Luis Enrique ha dato alcune istruzioni ad Achraf Hakimi, che lo avrebbe sostituito. Mukiele ha discusso con lo staff medico che lo aveva curato, ma la decisione è stata presa in maniera definitiva: non avrebbe proseguito la riunione. Né i suoi scambi con il consigliere calcistico del PSG Luis Campos, sceso vicino alla panchina, né con gli altri membri dello staff, hanno cambiato nulla.
Questa decisione arriva una settimana dopo un altro caso simile, quello di Kiki Kouyaté. Difensore del Montpellier, lo era rilasciato per gli stessi motivi la settimana scorsa a Le Havre, e ha finito per ritirarsi dalla partita di domenica contro il Lorient. E questo avviene anche pochi giorni dopo il grido d'allarme lanciato da Raphaël Varane sulle nostre rubriche in tema di traumi cerebrali.
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