Otto club Top 14 e Pro D2 convocati davanti al comitato disciplinare della LNR per calzini non conformi



Il rugby francese è duramente colpito dal “sock gate”? Se così fosse, la National Rugby League ha deciso di non affrontare il problema lateralmente. La LNR ha infatti svelato mercoledì sera le convocazioni di otto club, cinque membri della Top 14 (Clermont, Lione, Perpignan, La Rochelle, Tolone) e tre della Pro D2 (Aurillac, Nizza e Nevers), precisa la stampa pubblicazione: “presenza di indumenti (calze compressive e/o sopracalzini) non conformi alla normativa”.

Anche un problema con il casco

Le società incriminate vengono convocate il 25 settembre per giudicare l’origine del problema davanti all’organismo, che osserva attentamente il comportamento dei giocatori a inizio stagione: nello stesso giorno vengono convocate anche tre società per caschi anch’essi non conformi, Perpignan, unico cumulatore, dell’UBB e del Dax. Questi verranno ascoltati il ​​2 ottobre, con la priorità dei piedi sulla testa.

L’articolo 4 del regolamento generale della LNR disciplina quindi l’equipaggiamento dei giocatori professionisti francesi. L’articolo 377 bis prevede quindi che i caschi dei giocatori debbano essere neri o dello stesso colore della maglia e, nella stessa squadra, tutti dello stesso colore. Non è stato il caso, a Bordeaux, di Maxime Lamothe, Louis Bielle-Biarrey e Pierre Bochaton, che sabato sera contro lo Stade Français indossavano tutti un casco bianco o bianco sporco.

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