Meno ridicolo e più spettacolare di gara 1 sabato (i due giri in meno hanno sicuramente permesso di evitare una gara d'attesa), il secondo appuntamento del weekend di Misano ha offerto lotte e suspense fino alla fine, e ha sorriso a Pascal Wehrlein (Porsche), che ha vinto davanti a Jake Dennis (Andretti) e Nick Cassidy (Jaguar), che ha superato Nico Müller (ABT Cupra) sul traguardo, regalandosi così il secondo successo stagionale, dopo la vittoria inaugurale in Messico.
A un giro dalla fine, tuttavia, era Oliver Rowland (Nissan) a condurre la corsa. Il britannico, vincitore l'altro ieri la disqualification d’Antonio Felix da Costa (Porsche), sembrava sulla buona strada per realizzare la doppietta in Italia. Nonostante avesse una riserva di energia inferiore di diversi punti percentuali rispetto ai suoi inseguitori, non ha rallentato e ha attaccato all'ultimo giro con 1,5″ di vantaggio su Wehrlein. Ma la sua Formula E gli ha dato un guasto e lui poco a poco ha rallentato, fino a quando il suo « pilota ” si fermò completamente.
Wehrlein è riuscito a conquistare la vittoria, con l'abbuono del miglior giro della gara, ed è tornato in campionato, occupando ora il primo posto, a pari merito con Dennis (89 punti). Disillusione invece per Rowland, leader prima del via, e che si ritrova 3° in classifica (80 punti).
Nel clan francese, Jean-Éric Vergne (DS), 2° in griglia e primo all'inizio della gara, è poi caduto inesorabilmente in classifica e non è riuscito a finire meglio del 7°, due posizioni dietro Sacha Fénestraz (Nissan) . Norman Nato (Andretti), dopo un pit-stop in seguito alla perdita dell'ala anteriore in un incidente, ha concluso 16°.
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