Olivia Epoupa ha saputo aspettare per vivere appieno il suo sogno americano. A 30 anni, undrafted, la quattro volte medaglia d’argento agli Europei (2015, 2017, 2019 e 2021) con i Blues, dopo tanti podi nelle categorie giovanili, vive la sua primissima stagione nella WNBA. Cinque mesi ricchi di colpi di scena, come la sua ricca carriera.
Qualificato nella finale del prestigioso Campionato Americano con il Minnesota, contro il New York Liberty, da venerdì Epoupa non ha quasi mai visto il colore del campo del finalista. Dopo 16 partite giocate, quello che non indossava la maglia della Francia da due anni è stato trasferito a Washington, prima di essere tagliato a fine agosto… per poi essere reintegrato dal Lynx poco prima dell’ultima partita di stagione regolare ( 0,8 punti di media, 1,1 rimbalzi e 1,5 assist).
Se in tre partite di spareggio metterà piede in campo solo per poche decine di secondi, anello di campione o meno a fine stagione, Olivia Epoupa lascerà gli Stati Uniti con il trofeo della Commissioner’s Cup (senza essere entrata in gioco ) nel bagaglio e nell’esperienza della lega americana, agli ordini di Cheryl Reeve, campionessa olimpica con il Team USA.
Una grande ricompensa per il campione francese nel 2017 con Villeneuve-d’Ascq poi vincitore dell’Eurocup nel 2018 con il Galatasaray, talvolta martoriato da infortuni, che ha partecipato alle Olimpiadi (4° nel 2016 a Rio) e 99 selezioni in azzurro. Lasciato il palo della Francia nel 2012, il leader di 1,65 m ha attraversato Basket Landes, Tolosa, ESBVA, Charnay, Montpellier, ma anche Australia (campione nel 2020 con Canberra) e Turchia (Galatasaray e Besiktas).
Quattro francesi in finale in quattro anni
Epoupa amplia così l’elenco dei giocatori francesi che hanno disputato una finale oltreoceano, sette dal 2006 e la prima, Sabrina Palie, campionessa con il Detroit (4,5 minuti di media nella stagione regolare, 3,5 rimbalzi e 1,1 punti). Il tutto senza un grosso impatto sul terreno.
Dal 2021, la Francia è stata rappresentata in tutte le finali WNBA da quattro giocatori diversi in quattro anni. Bria Hartley finalista con il Phoenix nel 2021 (9,6 minuti per 2,5 punti, 1,3 assist e 1,4 rimbalzi nei play-off), poi Iliana Rupert, campionessa con il Las Vegas nel 2022 (7 minuti di media nei play-off, 2,1 punti, 0,4 rimbalzi ), e Marine Johannès con il New York lo scorso anno (18,9 minuti nella stagione regolare per 7,1 punti, 1,7 assist poi 11,5 minuti nei play-off per 2,7 punti e 0,8 assist).
L’attuale giocatore del club turco Mersin lo è sicuramente la francese che ha lasciato il segno più indelebileabituata dalla panchina ma di grande impatto con le sue azioni elettrizzanti, come durante Gara 1 della finale e un tiro di gamba da 3 punti per il quale possiede il segreto che ha fatto reagire LeBron James.
Olivia Epoupa succede anche alla sua ex compagna di squadra in azzurra, Sandrine Gruda, finalista nel 2017 e campionessa nel 2016 con i LA Sparks (2.8 min di media nella finale, 0.2 punti, 0.8 rimbalzi) e Edwige Lawson -Body, finalista nel 2008 con il San Antonio (16,8 minuti nei play-off per 5 punti, 2,4 rimbalzi e 1,8 assist).
Negli ultimi anni, sempre più tricolore hanno tentato l’avventura americana, come la francese Carla Leite (Dallas Wings) e Leïla Lacan (Connecticut Sun). nella top 10 del draft quest’announ anno dopo Lou Lopez Sénéchal (5° a Dallas) e Maia Hirsch (12° in Minnesota), anch’essi selezionati al primo turno. A 30 anni, la debuttante Olivia Epoupa dimostra che non sono solo le generazioni più giovani a volere il loro posto nella WNBA.
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