perché le persone non udenti e con problemi di udito non partecipano ai Giochi Paralimpici?



Ai Giochi Paralimpici sono ammessi solo atleti con disabilità fisica (amputazione, emiplegia, paraplegia, ecc.), disabilità mentale o psicologica o disabilità visiva (atleti ipovedenti e ciechi).

Non esistono atleti sordi e con problemi di udito. Hanno, infatti, un loro evento: i Deaflympics, detti anche Giochi dei Sordi, che esistono dal 1924. Cioè ben prima dei primi Giochi Paralimpici, iniziati nel 1948 a Stoke Mandeville in Inghilterra poi istituzionalizzati nel 1960 a Roma.

Nonostante la crescente copertura mediatica dei Giochi Paralimpici, il Comitato Sportivo Internazionale dei Sordi ha scelto di rimanere indipendente dal Comitato Paralimpico Internazionale, per ragioni logistiche, ma anche perché le persone sorde non si considerano disabili, soprattutto a livello fisico.

Inoltre, gli sport e le relative regole ai Giochi dei Sordi sono identici a quelli degli atleti normodotati. Gli unici adattamenti sono rendere visibili i segnali uditivi.

Le Deaflympics si svolgono ogni quattro anni per le edizioni estive, proprio come i Giochi Olimpici e Paralimpici. La prossima edizione estiva si svolgerà a Tokyo nel 2025.

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