Perché Mpetshi Perricard gareggerà nelle qualificazioni a Wimbledon nonostante la sua classifica ATP?

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139 ace in sole sette partite e due tornei: è riduttivo dire che Giovanni Mpetshi Perricard si sta divertendo da dieci giorni e dall’inizio della stagione sull’erba. Uscito dalle qualificazioni di S-Hertogenbosch, il gigante (2,03 m) allenato da Emmanuel Planque si è ripetuto questa settimana al Queen’s, ottenendo, nel primo turno del big draw, la vittoria più bella della sua carriera (contro Ben Shelton, 14° ATP).

Una questione di tempi

Nonostante la sconfitta di giovedì contro il sorprendente britannico Billy Harris (162esimo), di cui non è mai riuscito a leggere il servizio (solo sette punti conquistati al ritorno), il giovane francese (20 anni) continua i suoi rapidi progressi. 205esimo al mondo a inizio anno, entrerà nella top 60 al termine del torneo londinese. Lunedì, però, sui bucolici campi di Roehampton, sarà testa di serie numero uno nelle qualificazioni di Wimbledon, essendo stato fissato il taglio delle entrate per il tabellone principale il 20 maggio, poco prima del suo titolo al torneo di Lione (allora era 117esimo ).

“Wimbledon è il luogo leggendario del tennis e non ci avevo mai messo piede prima”

Giovanni Mpetshi Perricard

“Non mi sono mai qualificato per uno Slam, quindi lo sarà l’opportunità (invitato al Roland-Garros quest’anno), ha confidato questo giovedì. Wimbledon è IL luogo leggendario per il tennis e non ci avevo mai messo piede prima, nemmeno da junior. Per arrivarci dovremo vincere tre partite di qualificazione e mi sento pronto. Essendo la testa di serie numero uno, sarò il favorito, ma posso anche affrontare alcuni grandi giocatori al primo turno (Milo) Raonic, (Domenico) Thiem, (Diego) Schwartzman… »

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Anche se sta ancora scoprendo l’erba, il semifinalista del Roland-Garros juniores 2021 (battuto da Arthur Fils) si è trovato subito bene lì. “Visto il mio gioco, la gente mi diceva che sarei stato formidabile, ma in realtà non avevo riferimenti. Con Manù (Nascondiglio), abbiamo quindi fatto una buona preparazione, ed è una superficie che già mi piace. E’ un po’ più « divertente » giocare rispetto alla terra battuta, si va un po’ di più a rete, ci sono meno scambi. » Soprattutto quando hai una media di 20 ace a partita…

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