Presto atterrare sulla Luna sarà molto più semplice


Il programma Lunar Retroreflector Array (LRA) della NASA mira a facilitare gli atterraggi di precisione sulla Luna fornendo indicatori permanenti sulla sua superficie. L’LRA è costituito da un dispositivo a forma di cupola sormontato da piccoli retroriflettori a prisma di vetro, il tutto montato su un lander lunare. Questi retroriflettori sono progettati per riflettere la luce laser proveniente dai veicoli spaziali in orbita per fungere da indicatori di posizione a lungo termine.

Perché è così difficile atterrare sulla Luna?

L’atterraggio sulla superficie lunare è un compito complesso e delicato che presenta diverse sfide tecniche e operative. Da un lato, la Luna ha una gravità circa sei volte più debole di quella della Terra. Ciò significa che una sonda spaziale o un lander devono essere in grado di farlo gestire la debole attrazione gravitazionale evitando di rimbalzare o alzarsi troppo velocemente durante l’atterraggio. D’altra parte, a differenza della Terra, il nostro satellite non ha praticamente atmosfera. Ciò significa che non esiste nessuna aria per creare resistenza che rallenterebbe naturalmente un veicolo spaziale in discesa. Le macchine devono quindi fare affidamento interamente sui propulsori per effettuare una discesa controllata.

Inoltre, la superficie lunare lo è costellato di crateri, rocce e rilievi irregolari. Trovare un sito di atterraggio sicuro e relativamente pianeggiante è quindi di per sé una sfida. Le missioni lunari devono quindi spesso adattare la loro traiettoria in tempo reale per evitare ostacoli.

Infine, a causa della distanza tra la Terra e la Luna, la comunicazione tra le missioni lunari e i centri di controllo sulla Terra potrebbe essere soggetta a limitazioni. ritardo di diversi secondi, anche pochi minuti. Ciò rende difficile prendere decisioni rapide in caso di situazioni di emergenza durante la discesa.

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A causa di queste sfide, ogni missione lunare richiede quindi un’attenta pianificazione, tecnologie avanzate ed esecuzione precisa per garantire il successo dell’atterraggio e la sicurezza delle apparecchiature sulla superficie lunare. Nonostante tutto, ci sono molti fallimenti. Anche diverse agenzie e aziende private lo hanno sperimentato negli ultimi mesi.

Mini riflettori in arrivo

È in questo difficile contesto che la NASA ha sviluppato il programma Array di retroriflettori lunari (LRA). Per superare alcune di queste sfide, l’LRA è costituito da un dispositivo a forma di cupola sormontato da otto piccoli retroriflettori a prisma di vetro. Questo dispositivo verrà quindi montato su un lander lunare e consegnato sulla superficie lunare.

I retroriflettori dell’LRA saranno in grado di farlo rimbalzare la luce laser da altri veicoli spaziali in orbita e in arrivofungendo da indicatore di posizione permanente sulla Luna per i decenni a venire. Questi retroriflettori saranno quindi essenziali per la navigazione precisa dei futuri lander, perché fungeranno da punti di riferimento di precisione e favoriranno così un atterraggio autonomo e sicuro.

Riflettori lunari
Un LRA è costituito da otto minuscoli retroriflettori montati su una piccola e alta piattaforma emisferica. Crediti: TV NASA

In conclusione, il programma Lunar Retroreflector Array (LRA) della NASA rappresenta un promettente passo avanti nel miglioramento degli atterraggi lunari. Fornendo punti di riferimento permanenti sulla superficie lunare, questi retroriflettori aiutano a perfezionare la navigazione dei veicoli spaziali, riducendo così i rischi associati alla discesa e all’atterraggio. Nonostante le continue sfide delle missioni lunari, le innovazioni tecnologiche come l’LRA stanno aprendo la strada ad atterraggi più sicuri e precisi. Con dispositivi simili impegnati in missioni future, l’esplorazione lunare potrebbe entrare in una nuova era di successi e scoperte.



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